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Arezzo, il padre di un baby calciatore picchia l’allenatore: aveva sostituito il bambino

L’allenatore della scuola calcio dell’ A.S.D Atletico Levane Leona è stato affrontato prima a parole e poi con i fatti dal padre di un bambino durante un torneo che ha visto in campo i baby-calciatori della categoria pulcini 2008.
A cura di Susanna Picone
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Un allenatore di calcio è stato aggredito dal padre di un suo giovane giocatore apparentemente perché aveva deciso di togliere dal campo il ragazzino. È quanto accaduto nella mattinata del primo maggio a Levane, nel comune di Bucine, paese della provincia di Arezzo. Da quanto si apprende, il padre di un ragazzino non avrebbe gradito la sostituzione di suo figlio e questo lo avrebbe spinto a picchiare l’allenatore. In campo c'erano le formazioni Pulcini 2008 per il “Torneo Leone Biancoverde”. Secondo quanto ricostruito, l’allenatore della squadra di casa prima sarebbe stato raggiunto dalle “critiche” del genitore di un suo calciatore, che lo ha contestato quando è arrivata la sostituzione che riguardava il figlio, ma poi a un certo punto l’uomo avrebbe deciso di passare dalle parole ai fatti e avrebbe aggredito l’allenatore. Per sedare gli animi sono dovuti intervenire sul posto i carabinieri della compagnia di San Giovanni mentre il tecnico è stato soccorso dal personale del 118 e trasferito al pronto soccorso dell'ospedale valdarnese della Gruccia. Stando al racconto dei presenti riportato dai media locali, il genitore avrebbe colpito con almeno due cazzotti alle tempie l’allenatore lasciandolo privo di sensi.

La società difende l'allenatore – Dopo il grave episodio la società dell'Atletico Levane Leona ha preso le distanze da quanto accaduto difendendo l'allenatore aggredito dal papà del bambino. “L’ASD Atletico Levane Leona, riferendosi all’increscioso episodio verificatosi stamani prima dell VIII Torneo Leone Bianco Verde, mentre esprime la propria solidarietà al suo tesserato, si associa e condivide tutte quelle considerazioni che, con ogni mezzo, hanno condannato il gesto del genitore e valuterà velocemente come tutelare la propria immagine nelle opportune sedi e secondo le leggi vigenti”, così la società in una nota.

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