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Anziana strangolata, arrestato il figlio: “Sperperava i suoi soldi per debiti di gioco”

Pia Rossini, l’81enne trovata morta a metà aprile nella sua casa di Cotignola, nel Ravennate, sarebbe stata ammazzata dal figlio. La madre lo rimproverava continuamente, anche per aver smesso di versare l’assegno di mantenimento alla ex moglie.
A cura di Biagio Chiariello
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Ci sarebbe una svolta nell’omicidio di Pia Rossini, l'anziana donna di 81 anni strangolata il 14 aprile scorso nella sua casa a Cotignola, in provincia di Ravenna. I carabinieri hanno infatti arrestato Secondo Merendi, 57 anni, figlio della vittima. L’uomo, disoccupato, stando a quanto accertato dagli inquirenti avrebbe prosciugato i conti bancari della genitrice (titolare di due pensioni di reversibilità, frutto di altrettanti matrimoni) probabilmente per dei debiti di gioco. Lei se ne sarebbe accorta, allarmata dal fatto che Merendi non versava più da mesi l'assegno di mantenimento per i figli avuti dal secondo matrimonio. Per tutti questi motivi, negli ultimi tempi tra madre e figlio ci sarebbero stati numerosi diverbi. La mattina dell'omicidio, secondo gli inquirenti, la mamma intendeva andare in banca per verificare cosa stesse accadendo ai suoi conti.

La Rossini, una sarta in pensione, era stata trovata cadavere nella sua abitazione, con una cintura da accappatoio stretta attorno al collo. Nelle scorse settimane, dopo le prime verifiche sull'ipotesi di suicidio, gli investigatori si erano concentrati sulla pista dell'omicidio ed era stato aperto un fascicolo contro ignoti. La Procura ritiene che l'unica persona in grado di entrare nella casa della donna e ucciderla fosse proprio il figlio. La Rossini, infatti, era stata definita da amici e parenti molto diffidente nei confronti degli estranei. La porta di casa peraltro non presentava segni di effrazione. “L'anziana è stata presa di sorpresa – ha aggiunto il procuratore Alessandro Mancini – siamo in attesa di alcuni accertamenti del Ris per cui nutriamo un cauto ottimismo”. L'uomo al momento dell'arresto, secondo quanto riferito da Mancini, era “stranamente impassibile”. L'accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela.

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