Andrea Cavallari estradato, il 26enne torna in carcere in Italia: era scappato in Spagna dopo la laurea 

Andrea Cavallari, condannato per la strage della Lanterna Azzurra a Corinaldo ed evaso dl carcere il 3 luglio scorso approfittando del permesso premio per la sua laurea, è stato estradato in Italia. Era stato arrestato in Spagna dopo due settimane di latitanza.
A cura di Susanna Picone
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È arrivato in Italia ed è stato riportato in carcere Andrea Cavallari, il 26enne arrestato il 17 luglio scorso in Spagna dopo che dal 3 luglio risultava latitante. Quel giorno, sfruttando un permesso concesso per la discussione della laurea, non era rientrato presso la Casa Circondariale di Bologna, dove era detenuto.

Il giovane, condannato per la strage della discoteca di Corinaldo, è atterrato oggi pomeriggio alle 13,40 all’aeroporto di Fiumicino, scortato da personale del FAST Italia del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) della Direzione Centrale della Polizia Criminale e per la prima volta dal Personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. Le indagini e le ricerche dopo il mancato rientro in carcere sono state coordinate dalla Procura Generale di Ancona e dalla Procura della Repubblica di Bologna.

Il giovane a metà luglio è stato intercettato a Lloret de Mar dopo giorni di indagini: l’acquisizione e il monitoraggio di alcune utenze telefoniche e carte prepagate sono state fondamentali per ricostruire i suoi spostamenti e le sue abitudini. L’operazione di arresto, condotta dalla Policía Nacional – UDYCO (Unidad de Droga y Crimen Organizado), è stata portata a termine con successo il 17 luglio nell’ingresso dell’hotel dove il soggetto alloggiava. Cavallari è stato bloccato senza che opponesse resistenza, sottoposto a perquisizione personale e successivamente preso in carico ai fini estradizionali. Una volta espletate le procedure del mandato di arresto europeo, Cavallari sarà trasferito temporaneamente al carcere di Civitavecchia.

Cavallari è considerato uno dei componenti della cosiddetta “banda dello spray" che la notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 agì nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo causando la morte di 5 adolescenti e di una giovane mamma che erano lì per un concerto. Per quella vicenda è stato condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi e stava scontando la sua pena nel carcere della Dozza di Bologna fino a quando non ha approfittato del permesso orario per scappare dall’Italia. Si indaga ancora per capire chi potrebbe averlo aiutato nella fuga.

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