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“Andare a New York costa meno che in Sardegna: anche per i residenti i prezzi dei viaggi sono insostenibili”

Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di un lettore che vive a Roma ma è residente in Sardegna, dove vivono gli anziani genitori: “La continuità territoriale purtroppo è solo una bufala specie se parliamo di traghetti e della stagione estiva. Il caro prezzi esiste per tutti”.
A cura di Redazione
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La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie di difficoltà. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.

Dopo le testimonianze pubblicate nei giorni scorsi di Maddalena e Maria Antonietta, molti lettori ci stanno scrivendo per raccontarci sulle difficoltà di tornare nella propria terra d'origine, la Sardegna, a causa dei prezzi troppo alti dei mezzi di trasporto, tra aerei e traghetti. Oggi vi proponiamo la storia di Antonio.

La lettera a Fanpage.it

Vorrei mettere in evidenza che purtroppo lo stesso problema del caro prezzi esiste anche per i residenti. Nato a Nuoro, vivo a Roma da 23 anni, prima per studio poi per lavoro, ma non ho mai cambiato la residenza solo per potermi garantire di tornare a casa a prezzi "più accettabili", che non significa giusti comunque. La continuità territoriale purtroppo è solo una bufala specie se parliamo di traghetti e della stagione estiva, come nel caso della tratta Civitavecchia-Olbia e viceversa.

Sottolineo inoltre che la differenza tra me e mia sorella, da anni residente all'estero, è di soli poche decine di euro. Dunque, mi chiedo dov'è lo sconto residenti? Ho fatto il biglietto nel mese di marzo, un miracolo visto che ci si deve organizzare e non sempre si ha modo di farlo così in anticipo, e già allora, solo perché si partiva ad agosto, i prezzi per una persona per una poltrona all'andata e cabina al rientro inclusa la macchina entro i 4 metri di lunghezza si aggiravano sui 460 euro (cabina doppia che di inverno costa una sessantina di euro, prezzo più che raddoppiato, 136 euro, solo ritorno ad agosto e per la stessa cabina di dubbia pulizia, manco viaggiassimo su una crociera di lusso). Cabina a volte è necessaria non perché sia comoda ma perché d'estate viaggiare ammassati gli uni agli altri, animali inclusi, non è proprio il massimo, specie a prezzi d'oro (e gli animali non sono quelli incivili specifico).

Il problema è che la nostra bella isola è diventata da posto di pace e natura selvaggia da godere a un posto di lusso, per i residenti in primis (e io torno semplicemente a casa dei miei genitori anziani). Aggiungiamoci poi le sole 3-4 compagnie con cui viaggiare che si fanno concorrenza tra loro con prezzi praticamente identici e il gioco è fatto. Mi chiedo anche, in totale sincerità, a cosa serva segnalarlo; il problema è noto da anni ma chi potrebbe intervenire si gira dall'altra parte. È chiaro che non vi sia alcuna volontà di fare qualcosa per i sardi, la cui unica colpa è di essere nati in una terra lontana ma che molti dimenticano trovarsi sempre in Italia. Andare a New York costa di meno…

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