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Ancona, 15enne che si sparò alla testa ha riaperto gli occhi

Il ragazzino di Falconara si sta lentamente riprendendo dopo due settimane di coma.
A cura di A. P.
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Dopo giorni di apprensione che sono sembrati un'eternità per la famiglia e gli amici, ha aperto finalmente gli occhi il ragazzino di 15 anni che si sparò alla testa due settimane fa a Falconara, in provincia di Ancona. L'adolescente nella notte tra il 23 e il 24 giugno scorsi aveva tentato il suicidio sparandosi alla tempia un colpo di carabina a piombini, da allora, dopo un delicatissimo intervento chirurgico al cranio, era rimasto ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Torrette. In questi giorni ha lottato tra la vita e la morte fino a quando le cure mediche non sono riuscite a stabilizzare la sua situazione. Infine durante lo scorso weekend le sue condizioni sono migliorate e il ragazzo nelle scorse ore ha aperto anche gli occhi. Al momento dai primi accertamenti medici pare che il ragazzino riesca a riconoscere le persone che gli stanno vicino e i familiari, anche se il percorso per ristabilirsi completamente è ancora lungo ed è ancora da valutare se e quali danni cerebrali il proiettile e la conseguente rimozione di parte del cranio abbiano provocato su di lui.

Alla base dell'insano gesto del ragazzino ci sarebbero dissidi in famiglia e problemi di natura personale, almeno secondo gli elementi raccolti dai carabinieri della Tenenza di Falconara che indagano sul caso. L'episodio scatenante è stata una lite con la madre, ma sembra che il 15enne vivesse un rapporto difficile con la famiglia che lo aveva portato anche ad abbandonare la scuola al primo anno di Liceo. Il motivo esatto del gesto però gli inquirenti sperano di poterlo apprendere dalla voce dello stesso ragazzo una volta che si sarà ristabilito.

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