Allarme zecche in Friuli Venezia Giulia, colpiti 3 cittadini su 10. Vaccini in aumento

A ridosso della stagione calda torna d’attualità in Friuli Venezia Giulia il problema delle zecche. Nella regione la presenza di zecche è considerata endemica e se nulla si può fare per la loro eliminazione è necessario almeno correre ai ripari con la prevenzione. Come ricostruisce oggi il quotidiano Il Piccolo, grazie alle vaccinazioni in aumento tra le categorie a rischio l’encefalite da zecca è praticamente scomparsa mentre il morbo di Lyme è rimasto stabile nel tempo con circa 1500 casi all’anno. Secondo un recente sondaggio di Swg, condotto su un campione di circa 4000 persone nell'area del Triveneto, per l’encefalite in Friuli Venezia Giulia risulta vaccinato il 7 percento dei residenti, un dato in aumento rispetto al passato. Nella regione il 34 percento degli intervistati ha inoltre detto di essere stato morso dalla zecca almeno una volta nella vita e il 27 percento ha riferito che i propri figli sono passati a loro volta per la puntura del parassita. Le infezioni da zecca non riguardano solo gli amanti della vita all'aria aperta ma anche e soprattutto le categorie più esposte come gli agricoltori, le guardie forestali, giardinieri, scout e cacciatori.
L'encefalite trasmessa da zecche (o TBE) è una forma di encefalite dovuta alla diffusione di un virus che viene appunto trasmesso all'essere umano dal morso di zecche. L'insorgere dell'infezione virale si presenta dopo l'incubazione e la comparsa di sintomi non specifici, come febbre, stanchezza, mal di testa dolore, muscolare e nausea. In due terzi dei casi tutto si risolve con questa influenza, ma in alcuni casi la malattia torna dopo alcuni giorni senza sintomi, con un nuovo rialzo febbrile che può sfociare nei casi più gravi in sintomi neurologici a lungo termine e provocare anche la morte nell'1 percento dei pazienti. Per l'encefalite non esistono cure specifiche per cui il vaccino rappresenta l'unica vera sicurezza, soprattutto per le categorie a rischio.