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L'omicidio di Alice Neri a Modena

Alice Neri, tracce di olio esausto sul borsello di Gaaloul: “La bilancia inizia a pendere”

Gli aggiornamenti sull’omicidio di Alice Neri. “La bilancia inizia a pendere – così l’avvocato Cosimo Zaccaria, difensore della famiglia della vittima – una traccia di olio esausto, lo stesso contenuto nella tanica, è stata trovata nella parte interna del borsello di Gaaloul”.
A cura di Susanna Picone
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Continuano gli accertamenti sulla tragica fine di Alice Neri, la giovane donna di Ravarino uccisa lo scorso novembre e trovata nella sua auto carbonizzata nelle campagne di Fossa di Concordia (Modena).

Nel corso del nuovo incidente probatorio, sono stati esposti gli esiti di alcune analisi effettuate sugli oggetti ritrovati sulla scena del rogo, tra cui una spallina del reggiseno di Alice e una tanica di olio esausto.

Presenti in aula i legali delle parti, Mohamed Gaaloul che resta il principale sospettato, e i due indagati per i quali la procura ha chiesto l’archiviazione, ovvero il marito di Alice Neri, Nicholas Negrini, e il collega di lavoro Marco Cuccui con cui la vittima aveva trascorso la serata prima di morire.

Sulla tanica è stato trovato il Dna di Gaaloul, in carcere dallo scorso dicembre. “La bilancia inizia a pendere”, ha detto l’avvocato Cosimo Zaccaria, legale della famiglia di Alice Neri.

Alice Neri
Alice Neri

“Gaaloul il 18 novembre mattina alle ore 8 viene visto sporco di olio sui pantaloni, abbiamo saputo che per incendiare la vettura è stata utilizzata prima la benzina e poi dell’olio minerale che altro non è che olio esausto. È evidente quindi un primo collegamento col fatto che il 18 viene visto con tracce di olio che possono essere olio esausto. Questi elementi confermano la tesi che abbiamo sempre sostenuto dell’olio esausto utilizzato per alimentare il rogo. Inoltre una traccia di olio esausto, lo stesso contenuto nella tanica, è stata trovata nella parte interna del borsello di Gaaloul”, le parole dell’avvocato Zaccaria.

L’utilizzo dell'olio esausto come combustibile per sviluppare l'incendio che ha avvolto l'auto e il corpo di Alice Neri è al centro delle indagini: secondo il perito è stata utilizzata benzina per avviare l'incendio e successivamente l'olio esausto potrebbe appunto essere stato usato per alimentare le fiamme.

Sulla spallina del reggiseno di Alice, invece, sarebbe stata rinvenuta una traccia biologica non attribuibile a nessuna delle persone indagate né ai Carabinieri che si sono occupati delle indagini.

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