Alessia e Livia Schepp, la lettera: “Le gemelline sono in Canada con passaporti falsi”

Si riapre la pista estera per le gemelline Alessia e Livia Schepp scomparse nel 2011 in Puglia dove il padre le aveva portate prima di suicidarsi gettandosi sotto un treno alla stazione di Cerignola, in provincia di Foggia. Una lettera anonima arrivata alla redazione della trasmissione televisiva di Raitre "Chi l'ha Visto?" rivela infatti che le due bambine sarebbero fuggite all'estero sotto falso nome. Nella missiva, scritta in un italiano sgrammaticato, viene spiegato che le due piccole sarebbero state trasportate in Canada con passaporti e documenti falsi, fatti stampare dal padre prima di suicidarsi. La lettera in particolare fa riferimento ad una tipografia del posto, a pochi chilometri dal luogo in cui il padre svizzero delle due bimbe, Matthias Schepp, si è suicidato. Il mittente della lettera afferma di essere un ex dipendente della stessa tipografia, che sarebbe specializzata nel creare falsi documenti per stranieri, e di aver assistito personalmente alla stampa dei passaporti con le foto e i falsi nomi delle due bambine.
La lettera al vaglio degli inquirenti – "Io ho lavorato per la tipografia che ha stampato i loro passaporti falsi. Le gemelline sono vive” ha scritto l’anonimo telespettatore della trasmissione tv che da tempo si occupa del caso delle due gemelline Alessia e Livia Schepp. La veridicità di queste affermazioni ovviamente è tutta da accertare. La lettera, con timbro di Bari e firmata con quello che appare uno pseudonimo, ora è stata consegnata agli inquirenti per ulteriori accertamenti.