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Al nord “siccità estrema”, la peggiore da 70 anni: chiesto razionamento dell’acqua in 125 comuni

L’allarme è stato lanciato dall’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po: “La neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia; i laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo; la temperatura è più alta fino a due gradi sopra la media”.
A cura di Davide Falcioni
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"La peggior crisi da 70 anni a oggi". Sono le parole scelte dall'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po per descrivere lo stato del principale fiume italiano. Gli indicatori idro-meteo-climatici tutti sono tutti con segno meno a fronte di "un fabbisogno per gli usi civili, irrigui e ambientali assolutamente più alto in questa stagione all’approssimarsi dei mesi estivi". Insomma, è allarme siccità, il peggiore almeno dal 1952 ad oggi. "La neve sulle Alpi – spiega l'Autorità – è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia; i laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo (eccetto il Garda); la temperatura è più alta fino a due gradi sopra la media; la produzione di energie elettrica è in stallo; le colture, nonostante l’avvio tardivo di 15 giorni della pratica dell’irrigazione (esempio in Lombardia), sono tutt’ora in sofferenza; così come si accentua, con inevitabili danni ambientali a biodiversità e habitat, la risalita del cuneo salino a oltre 10 chilometri dalla Costa Adriatica e con un utilizzo all’80% a 15 chilometri dal mare".

Per quanto riguarda la situazione del Po e dei suoi affluenti "tutte le stazioni di misura, ad eccezione di Piacenza, sono in condizione di severa siccità, con portate ampiamente al di sotto delle medie di periodo. La sezione di chiusura del bacino di Pontelagoscuro, ha una portata di 307 m3/s in rapida diminuzione nell’arco dell’ultima settimana. Per la medesima sezione l’indice standardizzato calcolato per il mese di maggio è compreso tra -2 < SFI< -1.5, a cui corrisponde una condizione idrologica di ‘siccità severa', mentre l’indice SFI calcolato nei tre mesi precedenti evidenzia una condizione idrologica di ‘siccità estrema'". A poco sono servite le piogge di maggio, "dovute ad eventi temporaleschi localizzati anche violenti ma non sufficienti a colmare il deficit da inizio anno". Nel frattempo "le temperature sono risultate al di sopra delle medie di periodo, con valori massimi prossimi o localmente superiori ai record storici per il mese di maggio, con anomalie termiche importanti oltre la prima comparsa delle prime ondate di calore, che hanno generato un forte aumento del fenomeno dell’evapotraspirazione".

Chiesto il razionamento dell'acqua in 125 comuni

Alla luce dell'attuale situazione Utilitalia, in rappresentanza delle multiutility del servizio idrico integrato, ha chiesto ai sindaci di 100 comuni piemontesi e 25 lombardi di attuare sospensioni notturne per rimpinguare i livelli dei serbatoi, emettendo ordinanze mirate ad un utilizzo estremamente parsimonioso dell’acqua. Terna, in prospettiva delle prossime settimane, ha attestato anche la progressiva scarsità di risorsa utile per il raffreddamento adeguato delle centrali elettriche. "La situazione generale – spiega sempre l'Autorità di bacino distrettuale fiume Po – non regala facili ottimismi per i prossimi mesi in cui si prospetta una scarsità persistente della risorsa e una mancanza di precipitazioni corredata da alte temperature. Per ora il grado di severità della siccità nel distretto è grave o estremamente grave con colorazione arancione in assenza di precipitazioni". Un nuovo monitoraggio della situazione è previsto per martedì prossimo, 21 Giugno.

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