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Agrigento, indagini sui furbetti della 104: sotto inchiesta 250 tra medici e lavoratori

Nel mirino dei pm lavoratori che avevano chiesto di assistere parenti non autosufficienti o di usufruire del falso status di ammalato firmato da medici compiacenti.
A cura di Antonio Palma
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Si allarga ancora di più lo scandalo di Agrigento sui cosiddetti furbetti della 104, cioè dei lavoratori che avrebbero chiesto e ottenuto i benefici della norma per disabilità gravi e per assistere familiari malati senza averne diritto. Dopo i 100 indagati dei mesi scorsi, infatti, la locale Procura della Repubblica ha iscritto nel registro degli indagati altre 252 persone tra medici e lavoratori. Secondo l'accusa dei pm, i primi avrebbero firmato false attestazioni di malattie e i secondi avrebbero usufruito dei permessi dal lavoro che la legge mette a disposizione per chi ha necessità di questo tipo.

Nel dettaglio, i medici coinvolti nella nuova maxi inchiesta sarebbero un centinaio mentre i restanti sono lavoratori, in gran parte insegnanti e impiegati residenti nei comuni di Raffadali e Favara,  sempre nell'Agrigentino. Nei loro confronti gli agenti della Digos, che si stano occupando dell'inchiesta, hanno notificato un avviso di proroga delle indagini emesso il 13 ottobre dal giudice per le indagini preliminari di Agrigento.

Le ipotesi di reato sono sempre di falso materiale e falso ideologico commessi da pubblico ufficiale. Alcuni dei nuovi indagati erano già stati coinvolti nella prima tranche dell'inchiesta che per i pm ha svelato un "collaudato sistema clientelare e corruttivo" legato alle attestazioni di invalidità  per ottenere benefici della legge 104.

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