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Agrigento, 20enne uccisa con due colpi di pistola all’inguine: fermato il fidanzato

La 20enne romena è morta per un’emorragia interna dopo il trasporto in ospedale. Fermato il fidanzato italiano.
A cura di Antonio Palma
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Ennesimo caso di femminicidio, questa volta in Sicilia. Una ragazza di 20 anni di origine romena, Alina Condurache, è stata uccisa infatti mercoledì sera con due colpi di pistola all'inguine in provincia di Agrigento. Dopo una notte di interrogatori tra amici e parenti della vittima, il sostituto procuratore di Agrigento che si occupa del caso, Andrea Maggioni, ha disposto il fermo del fidanzato della ragazza, Angelo Azzarello, un 24enne di Licata. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, infatti, il ragazzo avrebbe sparato due colpi di pistola alla 20enne al culmine di una violenta lite avvenuta nell’azienda agricola della famiglia Azzarello in contrada Cipolla, a Palma di Montechiaro sempre nell'Agrigentino. Adesso sarà il gip a pronunciarsi sulla convalida del provvedimento di fermo emesso dal magistrato.

Il giovane fermato dai carabinieri

La ragazza, che viveva da alcuni anni con il fidanzato, sarebbe stata anche soccorsa dopo gli spari ma è morta per una emorragia interna durante il trasporto all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata. A soccorrere la ventenne sono stati alcuni suoi parenti che vivono nelle vicinanze dell'azienda agricola allertati dagli spari. Il giovane è stato bloccato diverse ore dopo dai carabinieri ma la pistola con la quale avrebbe sparato alla sua convivente non è stata ancora ritrovata.

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