Aggredito e picchiato l’autista del pm che indaga sui No Tav: “Servo dei servi”

Uno degli autisti del pm Antonio Rinaudo, che si occupa delle inchieste legate all'ala violenta dei No Tav e all'area antagonista, è stato aggredito e picchiato sabato sera a Torino da alcuni uomini incappucciati. Il vero e proprio raid contro l'uomo, un ex carabiniere, è scattato intorno alle 22 proprio sotto casa mentre l'ex militare stava rientrando. "Questa è la fine che fanno i servi dei servi" sembra gli abbiano urlato contro gli aggressori prima di darsi alla fuga allontanandosi dal luogo. L'autista del giudice, anche se malconcio, è riuscito a chiamare i soccorsi che lo hanno trasportato immediatamente in ospedale con l'ambulanza. L'uomo è arrivato al pronto soccorso con diverse contusioni ed escoriazioni ed è stato medicato dai medici, ma sembra non abbia riportato ferite gravi ed è stato dimesso poco dopo. Per ora non è arrivata alcuna rivendicazione dell'aggressione e gli inquirenti lasciano aperta qualsiasi ipotesi. Del caso si sta occupando la Digos battendo con maggiore attenzione la pista dei movimenti anarco insurrezionalisti e degli antagonisti.
Condanna all'aggressione è stata espressa tra gli altri da Sergio Chiamparino del Pd e dal candidato alla presidenza della Regione Piemonte del Movimento 5 Stelle, Davide Bono. "L'aggressione subita dall'autista del pm Rinaudo è un gravissimo atto di violenza che condanniamo fermamente. È evidente che ci troviamo di fronte ad un gesto assolutamente in contrasto con le modalità pacifiche e non violente con cui il movimento No Tav da anni manifesta la propria contrarietà alla grande opera" hanno spiegato in una nota dal Movimento Cinque Stelle, concludendo: "Auspichiamo che le indagini portino al più presto all'individuazione dei responsabili e che le azioni di questi violenti, nemici della democrazia, non oscurino e sminuiscano le ragioni economiche, trasportistiche, ingegneristiche alla base della pacifica opposizione al Tav".