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Aeroporto di Pisa, muffa e infiltrazioni nella caserma dei Vigili del Fuoco: “Noi abbandonati”

Infiltrazioni d’acqua, muffa e condizioni fatiscenti per la sede destinata ai Vigili del Fuoco nell’Aeroporto internazionale Galileo Galilei di Pisa. A Fanpage.it, il sindacalista USB Costantino Saporito racconta la battaglia ormai lunga un anno per ripristinare le minime di sicurezza per la sopravvivenza del personale. “Vorrebbero renderci un punto nevralgico per la conservazione del vaccino anti-Covid, ma non riescono neppure a garantire la nostra sicurezza”
A cura di Gabriella Mazzeo
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alcune foto della infiltrazioni sulle pareti
alcune foto della infiltrazioni sulle pareti

Quasi un anno, ormai, speso a combattere per la messa in sicurezza del distaccamento dei Vigili del Fuoco nell'Aeroporto internazionale Galileo Galilei di Pisa, vittima di importanti infiltrazioni d'acqua e di muffa. Circa 365 giorni, però, in cui i sindacati hanno ottenuto qualche titolo di giornale, un tavolo tecnico con il comune di Pisa che si è però concluso con un nulla di fatto e – secondo quanto dichiarano i sindacalisti – un silenzio ostinato da parte delle autorità e degli uffici della Toscana Aeroporti. A Fanpage.it, Costantino Saporito dell'Unione Sindacale di Base VVF Nazionale,  ha raccontato la precarietà delle strutture del distaccamento.

L'Aeroporto Galileo Galilei

"Il distaccamento dell'Aeroporto internazionale Galileo Galilei esiste da tanto tempo – racconta il sindacalista – ed è un presidio storico e strategico, soprattutto in virtù del ruolo fondamentale dell'aeroporto pisano. Da un anno combattiamo con condizioni di vita assolutamente precarie e non solo nella sede di Pisa. La situazione è drammatica in veri e propri punti strategici: durante la prima ondata del Covid, Fiumicino rischiava il crollo di parte della sede e il conseguente annullamento di ogni distanza di sicurezza tra i vigili del fuoco". Il sindacalista lamenta quindi un disinteresse sul piano nazionale, che culmina però secondo lui nella vicenda dell'aeroporto pisano. "Abbiamo cercato di coinvolgere chiunque: il nostro dipartimento, l'aeroporto e la politica. Nel migliore dei casi abbiamo ottenuto belle parole. Qualcuno ci ha detto che si tratta di infiltrazioni, ma noi sappiamo bene che dietro c'è un mondo. Quando cade l'acqua a terra sai che il tetto della struttura è marcio. Le piogge torrenziali di questi giorni poi mettono a dura prova la resistenza di quella struttura. Potrebbe crollare da un momento all'altro e se succedesse sarebbe praticamente una svolta. Se la nostra incolumità non viene messa concretamente a rischio, nessuno ha intenzione di fare nulla. Solo tanti ringraziamenti per il lavoro svolto negli anni. Possibile che anche vivere debba essere un ‘lavoro svolto'?".

Con un nuovo Master Plan di espansione della struttura aeroportuale a 8milioni di passeggeri, la sede dei Vigili del Fuoco si è ritrovata inoltre fagocitata da nuovi edifici e strutture che comprometterebbero l'efficienza del soccorso in caso di operazioni di salvataggio. "Saremmo circondati da nuovi edifici mentre il nostro cade a pezzi e in più con un po' di cemento si vanificherebbero le raccomandazioni ICAO che prevedono tempi ben precisi per l'arrivo dei mezzi antincendio e le operazioni di salvataggio". Per il sindacato e per i vigili del fuoco impegnati ogni giorno sul campo, l'unica soluzione possibile attualmente risulta essere uno stop delle attività. "Uno sciopero in questo settore e in questo momento, però, sarebbe un vero disastro – continua Saporito – anche se risulta l'unico modo che abbiamo per farci sentire, visto che abbiamo provato con gli esposti alla Magistratura, con i tavoli d'incontro e con le autorità competenti". E sulle parole spese da quelli che i vigili chiamano "i piani alti", il sindacalista non si esprime con grande ottimismo. "Sui pompieri senti sempre un sacco di belle parole. Il nostro lavoro è fondamentale e chissà perché c'è sempre il politico di turno che asserisce di essere l'unico a non dimenticare quanto sia importante. Dopo queste frasi di rito, gira i tacchi e se ne va – spiega con il massimo disincanto -. Sa che a Vercelli i nostri colleghi sono stati sfrattati dalla loro stessa struttura? A Savona invece sopravvivono in un ammasso di container il cui assemblaggio può essere sempre diverso. Ogni giorno qualcuno dice loro che la situazione cambierà, ma quando dovrebbe succedere? Il piano è quello di rendere la struttura dei Vigili del fuoco un punto importante per la distribuzione dei vaccini, ma com'è possibile farlo se non riusciamo a sopravvivere neppure noi?

Toscana Aeroporti

La gestione dell'aeroporto è passata dalla Regione Toscana alla società mista S.A.T, fino all'ultima Toscana Aeroporti, attualmente responsabile degli oneri riguardanti le strutture. Nel 1982, anno di inaugurazione della sede destinata al distaccamento dei Vigili del Fuoco, l'allora Comandante già segnalava che la sede non era adeguata alla normativa ICAO in termini di risposta nei tempi richiesti in caso di intervento d'emergenza, ovvero 3 minuti. Da allora, le condizioni di manutenzione e quelle di funzionalità della struttura non hanno fatto che peggiorare.

Raggiungere la società privata al telefono con l'ausilio di internet è un'operazione complicata. Tramite il centralino, Fanpage.it non ha ottenuto alcuna risposta nonostante i diversi tentativi. Lo stesso vale per i sindacati che raccontano di essere riusciti ad ottenere un colloquio frettoloso e sporadico soltanto aspettando una persona della società alla fine di un meeting.

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