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Ad Anzola fiaccolata per il femminicidio dell’ex vigilessa Sofia Stefani: “Non si può rimanere in silenzio”

A distanza di una settimana dal femminicidio dell’ex vigilessa Sofia Stefani, uccisa con un colpo di pistola alla testa ad Anzola dell’Emilia, la “Casa delle donne per non subire violenza” di Bologna e l'”Associazione Malala” hanno organizzato una fiaccolata per ricordare la 33enne: “È importante non rimanere in silenzio e dire che queste cose non vanno bene, non sono più accettabili”.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, la 33enne Sofia Stefani
A sinistra, la 33enne Sofia Stefani

A distanza di una settimana dal femminicidio dell'ex vigilessa Sofia Stefani, uccisa con un colpo di pistola alla testa ad Anzola dell'Emilia, la "Casa delle donne per non subire violenza" di Bologna e l'"Associazione Malala – Gli occhi delle donne sulla pace" hanno organizzato una fiaccolata per ricordare la 33enne.

Per il delitto è stato arrestato l'ex comandante della Polizia locale, Giampiero Gualandi, 63 anni, con cui la giovane avrebbe avuto una relazione.

Sofia Stefani e Giampiero Gualandi
Sofia Stefani e Giampiero Gualandi

"L’appuntamento è per giovedì 23 maggio alle 18, presso la Sala Polivalente della Biblioteca De Amicis in Piazza Giovanni XXIII 1. L’incontro sarà l’occasione di creare uno spazio di riflessione e condivisione sul tema della violenza di genere per tutta la comunità. A seguire partirà una fiaccolata per Sofia, un momento per stringersi come comunità intorno alla sua famiglia e alle persone che le vogliono bene", si legge in un comunicato diffuso dalla Casa delle Donne.

Foto Casa delle donne
Foto Casa delle donne

"Per la giornata di oggi, già da quattro mesi, era in programma questo evento sui temi del femminismo. Poi è accaduto il femminicidio", spiega a Fanpage.it Rosanna Bartolini, che ad Anzola lavora come operatrice dello sportello antiviolenza locale. "Per noi, che siamo un Paese piccolo e abbastanza attivo, con lo sportello collegato al Centro Antiviolenza, è stato sconvolgente. Lo sportello infatti si trova a 50 metri dalla sede della polizia municipale dove si è consumato il femminicidio".

"Come Casa delle Donne siamo molto attive sia nella prevenzione che nel contrasto alla violenza di genere e non ci aspettavamo che potesse accadere proprio ad Anzola e soprattutto all'interno del comando. L'abbiamo ritenuta una cosa gravissima. Nel momento in cui dovevamo scegliere se far saltare l'evento o modificarlo, abbia ritenuto che non rimanere in silenzio fosse un gesto importante", ha aggiunto la volontaria della Casa delle donne.

Foto Casa delle donne
Foto Casa delle donne

Secondo Bartolini, "fin dall'inizio è stata costruita una narrazione che noi non condividiamo, come quella del ‘delitto passionale‘. Noi investiamo tanto su questo in comunicazione, per spiegare che non c'entra niente l'amore, la passione, i rapporti di coppia. Si tratta di un altro fenomeno".

Foto Casa delle donne
Foto Casa delle donne

Come ha spiegato ancora l'operatrice, "non parleremo delle persone coinvolte perché ci sono le indagini in corso, e i genitori della ragazza ci hanno chiesto di non parlare della vita privata della ragazza, anche se non lo avremmo fatto, perché non è rilevante. Riteniamo sia importante la partecipazione della cittadinanza e che sia necessaria una riflessione su quanto accaduto perché queste cose non devono accadere. Per me era importante non rimanere in silenzio, girare per le strade di Anzola a dire che queste cose non vanno bene e non sono più accettabili".

Durante l'incontro delle 18 è stato letto anche un messaggio dei familiari della 33enne.

Foto Casa delle donne
Foto Casa delle donne

La fiaccolata è partita alle 19 da Piazza Giovanni XXIII e ha seguito questo percorso: Piazza Berlinguer; Scuola secondaria di 1. Grado Giovanni Pascoli; Parco Fantazzini; Via Emilia; Via X Settembre Stazione dei Carabinieri; Centro Giovani; ritorno sulla Via Emilia alla casa gialla della Sede Polizia Municipale. Alla fine della fiaccolata la Casa delle donne darà lettura del comunicato stampa diffuso in occasione del femminicidio di Sofia Stefani.

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