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Abuso d’ufficio, chiesta condanna a 4 mesi per Augusto Minzolini

Al centro della vicenda processuale c’è la denuncia presentata dalla giornalista Tiziana Ferrario che nel 2010 era stata sollevata dalla conduzione del Tg1.
A cura di Susanna Picone
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L’ex direttore del Tg1, attualmente candidato al Parlamento con il Pdl in Liguria, è accusato di peculato per alcune spese personali effettuate con la carta di credito della Rai. La sentenza del processo è prevista entro oggi.

Condannare Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 e attuale senatore di FI-Pdl, a quattro mesi di reclusione per il reato di abuso d'ufficio in relazione alla rimozione dalla conduzione del telegiornale dell'ammiraglia dell'emittenza pubblica della giornalista Tiziana Ferrario. È questa la richiesta del pm Sergio Colaiocco a conclusione del suo intervento davanti ai giudici della IV sezione del tribunale penale della Capitale. Secondo il pm che ha chiesto la condanna per Minzolini, nel comportamento del senatore tra il 2010 e il 2011 “c’è stata l'intenzione di prevaricazione nei confronti della Ferrario”. L’ex direttore del Tg1, da parte sua, ha sempre sostenuto che la decisione nei confronti della giornalista era stata presa in base a un fisiologico avvicendamento dei conduttori. “La gestione del caso Ferrario, da parte di Minzolini, è stato la punta dell'iceberg. La mia assistita ha pagato l'essersi opposta all'asservimento del Tg1 alle esigenze propagandistiche di una parte politica, in violazione da parte di Minzolini dei doveri di obiettività, completezza e imparzialità dell'informazione”, ha però affermato il legale di parte civile, l’avvocato Domenico D’Amati.

Gli avvocati di Minzolini chiedono l’assoluzione – Per i difensori di Minzolini, invece, il senatore va assolto “perché il fatto non sussiste”. L'avvocato Fabrizio Siggia, che difende il senatore insieme a Franco Coppi, ha chiarito che il giudice del lavoro ha respinto la causa di demansionamento proposta dalla Ferrario e ha spiegato che non ci fu alcun motivo politico, ma solo un normale avvicendamento. La corte dopo aver dato la parola ai difensori di Minzolini ha aggiornato alla prossima udienza di metà novembre. La sentenza sarà pronunciata il 17 novembre prossimo dai giudici della IV Sezione penale del tribunale di Roma.

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