Abu Omar condannato per terrorismo internazionale a sei anni di carcere

Abu Omar è stato condannato a sei anni di reclusione. La sentenza nei confronti dell’ex imam della moschea milanese di via Jenner è arrivata a quasi 11 anni di distanza dal rapimento ad opera della Cia che è avvenuto il 17 febbraio del 2003. Abu Omar, che da tempo vive in Egitto, è stato condannato dal gup di Milano Stefania Donadeo, al termine di un processo con rito abbreviato, a sei anni di carcere con l’accusa di associazione per delinquere con finalità di terrorismo internazionale. L’ex imam doveva rispondere di aver fatto parte tra il 2000 e il 2003, assieme ad altri 13 stranieri (molti dei quali sono stati già condannati in via definitiva) di una associazione che aveva lo “scopo di compiere atti di violenza con finalità di terrorismo in Italia e all’estero all’interno di un’organizzazione sovranazionale”.
Il commento dell’avvocato di Abu Omar – “Davo per scontato l’esito di questo processo – ha spiegato dopo la sentenza di condanna l’avvocato di Abu Omar – c’era da stabilire solo la quantificazione della pena che in linea teorica poteva arrivare anche a 10 anni. Ora vedremo le motivazioni e vedremo anche se ci saranno riferimenti al rapimento che ha subito”. L’avvocato ha detto che il suo assistito ha sempre affermato (respingendo l’accusa di terrorismo internazionale) di essersi “limitato ad aderire a un percorso politico-ideologico per professare il proprio credo e la propria fede”.