A Pisa c’è un delfino che da un mese nuota nell’Arno: “Evento molto raro”

Dall’ultimo giorno del 2016 c’è un delfino che si fa notare nelle acque del fiume Arno a Pisa. Si tratta – evidenzia l’Arpat, agenzia regionale per l’ambiente – di un esemplare di tursiope (Tursiops truncatus) e secondo l’agenzia è la prima volta che in Toscana si registra un caso simile. L’evento è infatti considerato molto raro anche perché i giorni di stazionamento nel fiume Arno sono davvero tanti e la distanza dalla foce è altrettanto sorprendente. Inizialmente, ha spiegato Arpat, le segnalazioni erano sporadiche e questo faceva supporre che il delfino potesse fare delle visite saltuarie all'interno del fiume per nutrirsi. Ma poi, con il passare dei giorni, le segnalazioni sono state sempre più frequenti tanto da far pensare che quel delfino abbia scelto l’Arno come la sua casa. Secondo la segnalazione del 25 gennaio 2017, il delfino avrebbe raggiunto il ponte della Vittoria attraversando quindi tutto il centro cittadino e ben 8 ponti, a più riprese, dal momento in cui è entrato nel fiume.
Tecnici al lavoro per capire se ci sono condizioni di pericolosità per la salute del delfino – Così, mentre sui social impazza già il toto nome e in tanti si avvicinano al fiume nella speranza di vedere da vicino il delfino, l’agenzia per l’ambiente ha iniziato il monitoraggio dell’animale. Arpat ha sottolineato che i fattori che stanno favorendo l'insolita presenza di un delfino in città a Pisa sono quasi sicuramente l'acqua molto bassa di questo periodo e di conseguenza l'alta salinità, soprattutto nello strato più profondo delle acque del fiume, che sembra prevenire, per il momento, danni alla pelle del tursiope. La situazione però deve essere costantemente monitorata. Qualora si presentassero condizioni di pericolosità per il delfino, è quanto fa sapere l'Arpat, “sarà di nuovo necessario prevedere una azione di allontanamento e, in caso di insuccesso, un piano di cattura e rilascio mediante l'ausilio di reti effettuato esclusivamente da personale scientifico con formazione biologica e medico veterinaria che conosca le caratteristiche di tale specie”.