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A Muggia il funerale di Giovanni, 12enne ucciso dalla madre: “Lui ed Elia insieme in paradiso”

Funerale a Muggia per Giovanni, 9 anni, ucciso dalla madre. Don Destrardi: “Il male non si spiega, si combatte”. Ricordato anche Elia, vittima di una tragedia simile in Puglia: “Ora giocheranno insieme in paradiso”.
A cura di Davide Falcioni
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Nel Duomo di Muggia, gremito fino oltre la capienza, una folla di persone si è stretta attorno alla bara bianca del piccolo Giovanni, il bambino di 9 anni ucciso dalla madre lo scorso 12 novembre. Centinaia di persone hanno partecipato al funerale; molti, impossibilitati a entrare, sono rimasti sotto la pioggia per seguire la funzione attraverso gli altoparlanti. Un silenzio irreale ha accompagnato l’ingresso del feretro, adornato con una foto sorridente del bambino, un grande mazzo di rose bianche, la maglietta della squadra di calcio e un pallone, simboli di ciò che riempiva le sue giornate.

A presiedere la celebrazione è stato il parroco di Muggia, don Andrea Destrardi, che nell’omelia ha restituito la dimensione collettiva del dolore. "Il silenzio è stato la reazione più spontanea di fronte a notizie di questo tipo. Come quando si prende un pugno nello stomaco, che ti lascia senza fiato, senza la possibilità di dire una parola. Tuttavia, sappiamo che il silenzio, se non viene abitato, rimane vuoto e può trasformarsi facilmente in un abisso nel quale non c'è speranza, non c'è vita, non c'è luce. Abbiamo voluto cercare delle parole che non fossero parole qualsiasi".

Il parroco ha ricordato la veglia di preghiera celebrata dalla comunità i giorni successivi al delitto, a pochi passi da quella casa di Piazza Marconi dove si è consumata la tragedia. "Due sabati fa – ha aggiunto don Destrardi – abbiamo reagito come comunità cristiana. Ci siamo raccolti qui nel nostro Duomo in preghiera. Anche sabato le porte del Duomo erano aperte e dietro di noi, davanti a me, c'era la porta di quella casa di Piazza Marconi, dove i fatti sono avvenuti. Tanti cercano la spiegazione di questo male, ma spesso in questi giorni ho ripetuto alle persone che il male non si spiega, si combatte".

Nella navata centrale, il padre del bambino, Paolo, ha accolto con discrezione strette di mano e abbracci da parte dei presenti. Tra le autorità, il sindaco di Muggia Paolo Polidori, il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Presenti anche molti compagni di scuola di Giovanni, alcuni accompagnati dai genitori.

Nel corso dell’omelia, don Destrardi ha accostato il dramma di Giovanni a quello del piccolo Elia, il bambino ucciso nel Leccese pochi giorni dopo: "Oggi il nostro dolore fa spazio anche al dolore della famiglia di Elia a Calimera in provincia di Lecce, dove Elia ha vissuto la stessa sorte" di Giovanni "ora giocheranno insieme in paradiso" assieme "a tanti altri bambini che hanno vissuto una vita troppo breve".

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