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A Messina autorizzato cambio di sesso senza intervento chirurgico

Per la prima volta un giudice ha dato la possibilità di avere una carta d’identità al femminile senza operazione.
A cura di Antonio Palma
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Cambio di sesso su tutti i documenti di riconoscimento ufficiali ma senza nessun intervento chirurgico. È accaduto a Messina dove, come racconta il Corriere della Sera, per la prima volta in Italia un tribunale ha autorizzato il cambio di genere di una persona senza nessuna necessità di intervento chirurgico di adeguamento. Protagonista della storia una 23enne il cui nome fino a pochi mesi fa era declinato al maschile sui documenti e ora invece sulla carta identità nuova di zecca ha un nome femminile e la dicitura "studentessa". In realtà vi erano stati altri esigui casi in passato, ma sempre e solo per motivi di salute delle persone interessate che non potevano sottoporsi ad intereventi chirurgici. In questo caso invece i giudici del Tribunale di Messina, dando ragione alla 23enne, hanno richiamato il "diritto a una diversa identità di genere" della persona sconnessa dal sesso biologico. Una circostanza che potrebbe rivoluzionare la giurisprudenza in merito visto che fino ad oggi richieste analoghe erano state sempre respinte dai giudici.

Le rivendicazioni dei transessuali

Per il momento comunque non c'è accordo tra i vari tribunali. A Trento ad esempio i giudici hanno chiesto alla Consulta di verificare se "l’imposizione di un determinato trattamento medico, sia esso ormonale ovvero di riattribuzione chirurgica del sesso" non costituisca "una grave e inammissibile limitazione al riconoscimento del diritto all’identità di genere". Del resto l'abolizione dell'intervento chirurgico di adeguamento come premessa al cambiamento del sesso sui documenti è da tempo al centro delle rivendicazioni del movimento transessuale. "Nella maggior parte dei Paesi Ue è già così. E visto che la legge che lo prevede giace da tempo in Parlamento, abbiamo iniziato a rivolgerci ai giudici, perché ci sembra un diritto fondamentale, che migliorerebbe tanto la nostra qualità della vita" ha sottolineato la leader del Movimento identità transessuale, Porpora Marcasciano.

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