“40 centesimi in più per il caffè d’asporto”: scatta la bufera social per uno scontrino in Salento

Altro scontrino che ha innescato una polemica social. Questa volta in Salento un cliente ha "denunciato" sul web di aver pagato "quaranta centesimi in più per il caffè da asporto". In un hotel-ristorante in località marina del Capo di Leuca ai 2 euro e 40 per due caffè ordinati è stato aggiunto il costo dei 40 centesimi del contenitore di plastica dove erano riposti i bicchieri del caffè.
Il cliente su Facebook ha scritto: "Capisco farmi pagare il servizio al tavolo ma l'asporto del caffè non lo avevo ancora visto". Inoltre, "non hanno neanche chiesto se volessi questo bellissimo vassoio da collezione. Qui si tratta bene il turista. Da salentina mi vergogno". Non solo: al cliente è stato chiesto di pagare 80 centesimi per quattro cubetti di ghiaccio.
Nella polemica social però quasi tutti sono stati a favore del ristoratore: "Considerato che i caffè sono stati messi nel contenitore d'asporto ci sta, perché i contenitori hanno un costo in più per il bar", scrive un'utente in un commento. Poi c'è anche chi aggiunge: "Mi chiedo come mai a chi prende il caffè amaro non scontano lo zucchero".
Solo qualche giorno fa la nuotatrice Elena Di Liddo aveva postato lo scontrino di una pizzeria di Bisceglie, in Puglia: si leggeva che la sportiva aveva pagato "1,50 euro per una cosa che non ho neanche mangiato è veramente triste e a tratti vergognoso. Al limite del legale?". Nella ricevuta infatti si legge: "Nella ricevuta compare una voce che ha lasciato perplessi molti utenti: “no pomodorini” – ovvero la semplice richiesta di rimuovere un ingrediente dalla pizza – tariffata 1,50 euro".