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Attentato Barcellona: chi è Luca Russo, la seconda vittima italiana

Luca Russo sarebbe la seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona, avvenuto ieri pomeriggio sulla Rambla, in cui hanno perso la vita almeno 14 persone. Era un giovane ingegnere di Bassano del Grappa e lavorava in un’azienda di Carmignano di Brenta. La fidanzata è ricoverata in ospedale.
A cura di Redazione
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Sarebbe Luca Russo la seconda vittima italiana dell'attentato di Barcellona. Secondo quanto apprende l'Ansa, Luca si trovava in Spagna insieme alla ragazza che è rimasta ferita nell'attentato avvenuto sulla Rambla ma non sarebbe in gravi condizioni. Non c'è ancora una conferma ufficiale sull'identità della seconda vittima italiana da parte del ministero degli Esteri. La Farnesina ha comunicato questa mattina che le vittime italiane confermate dell'attentato sono due. Il primo è Bruno Gulotta, di Legnano, anche lui in vacanza a Barcellona con la moglie e le due figlie. Nell'attentato di ieri pomeriggio – quando un van ha travolto la folla sulla centralissima via della Rambla –  sono morte almeno 14 persone e oltre 100 sono rimaste ferite: 8 di queste sarebbero in gravi condizioni. Nella notte è stato sventato un altro tentato attacco a Cambrils, città costiera a un centinaio di chilometri da Barcellona. Nonostante la mancanza di conferme da parte della Farnesina, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha pubblicato un tweet in cui sottolinea che l'Italia "ricorda Bruno Gulotta e Luca Russo".

Chi era Luca Russo, la seconda vittima italiana dell'attentato di Barcellona

Luca Russo aveva 25 anni viveva a Bassano del Grappa, nel vicentino, e si è laureato all'università degli studi di Padova, nella facoltà di Ingegneria. Il giovane lavorava in un'azienda a Carmignano di Brenta. Era originario di Marostica. Il giovane era dato per scomparso: non rispondeva al telefono e non è tornato nell'albergo nel quale si trovava. Luca viene descritto come un giovane bello, molto semplice, che aveva conseguito la laurea triennale in ingegneria.

La sorella di Luca, Chiara Russo, aveva rivolto un appello su Facebook scrivendo: "Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego". La ragazza aveva condiviso un post con delle foto di un'altra giovane che ha scritto: "Ieri qualche pazzo ha deciso di distruggere un'altra meravigliosa città. In quella città era presente il fratello di una meravigliosa ragazza, e purtroppo di lui non si sa ancora nulla. Sappiamo solo che era li. Ed indossava dei pantaloncini militari. Fate girare il più possibile, e se qualcuno sa qualcosa, QUALSIASI cosa, faccia pure riferimento a me oppure a Chiara. Riportiamolo a casa dalla sua famiglia". Nel post pubblicato dalla sorella si vede un ragazzo a terra dopo l'attentato con dei pantaloncini militari verdi addosso, proprio come quelli che aveva Luca ieri pomeriggio.

Marta, la fidanzata di Luca, è ricoverata in ospedale

Marta Scomazzon, la fidanzata bassanese di Luca Russo, si trova in un ospedale di Barcellona con un piede e un gomito fratturati. Lo riferiscono fonti vicine alla famiglia. I genitori di Marta sono già partiti stamane per Barcellona.

L'ultimo post su Facebook

"Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa", aveva postato Luca Russo il 15 giugno, nell’ultimo post visibile sulla sua bacheca Facebook. Lo scorso 14 novembre 2015, in occasione degli attentanti a Parigi, aveva postato l'immagine di una Tour Eiffel e la scritta "peace", commentando: "La religione è l’oppio dei popoli".

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