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Attentato a caserma dell’esercito in Trentino: 8 mezzi in fiamme

Ignoti si sono introdotti nella notte nella struttura militare incendiando i mezzi del genio guastatori. La Procura della Repubblica di Trento indaga per condotte con finalità di terrorismo. Non c’è rivendicazione ma secondo i carabinieri gli autori potrebbero essere di area anarchica ed antagonista.
A cura di Antonio Palma
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Grave episodio nelle scorse ore in Tentino dove ignoti si sono introdotti in una caserma militare dell'esercito a Roveré della Luna, località della provincia di Trento ai confini con l’Alto Adige, appiccando il fuoco ad alcuni mezzi che sono andati distrutti. I danneggiamenti, avvenuti nella notte tra sabato e domenica, secondo i carabinieri che indagano sul caso, sono di probabile matrice terroristica. Un gruppo di persone, al momento ignote, hanno preso di mira la struttura militare ex poligono e ora  usata per addestramento dall'esercito, accanendosi in particolare sui mezzi del Genio Guastatori  che erano parcheggiati  all'interno. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, le fiamme sarebbero state appiccate intorno alle 2.30 di notte, interessando prima  una betoniera e  poi altri sette mezzi militari dell'esercito ma ad uso civile che son stati pesantemente danneggiati dall'incendio.

Dopo l'allarme, sul posto sono accorsi i vigili del fuoco che sono riusciti a contenere le fiamme evitando che si propagassero ad altri mezzi ospitati nella caserma. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Secondo i carabinieri, che indagano sull’episodio non ci sarebbe ancora alcuna rivendicazione del gesto ma si sospetta che gli autori siano di area anarchica ed antagonista anche se si ignora quale fosse l'intenzione degli attentatori. Al momento il reato ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Trento è di condotte con finalità di terrorismo.  La caserma di Roverè della Luna era salita alla ribalta delle cronache circa un anno fa, quando venne individuata dal ministero dell’Interno per allestire il centro permanente dei rimpatri per i migranti ma poi il progetto sfumo per il no del ministero della difesa, proprietario dell’immobile. Una ferma condanna del gesto è stata espressa dal presidente della Provincia, Ugo Rossi, che ha commentato: "Atti come quello di stanotte sono al di fuori del vivere civile e vanno condannati con fermezza, si tratta proprio di stupida incoscienza e totale irresponsabilità".

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