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Assad e Annan a colloquio: raggiunta un’intesa per fermare le violenze in Siria

L’incontro di Damasco tra Kofi Annan e il presidente siriano è stato definito “positivo”: è stato concordato l’approccio da proporre ai ribelli armati per riportare la pace nel Paese. Anche la Russia di Putin spera in una “soluzione pacifica”.
A cura di Susanna Picone
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L’incontro di Damasco tra Kofi Annan e il presidente siriano è stato definito “positivo”: è stato concordato l’approccio da proporre ai ribelli armati per riportare la pace nel Paese. Anche la Russia di Putin spera in una “soluzione pacifica”.

Sembra esserci qualche possibilità per mettere fine alle violenze e agli orrori che in questi ultimi mesi hanno distrutto e provocato migliaia di vittime in Siria, nel Paese guidato da Bashar al Assad. Una speranza che viene fuori dall’incontro durato due ore, che si è avuto oggi a Damasco, tra il presidente Assad e l’inviato Onu-Lega Araba, Kofi Annan. È dalle parole di quest’ultimo che è emerso un giudizio positivo a tal proposito: Annan ha parlato di un incontro “costruttivo e schietto”, incontro durante il quale è stato raggiunto un accordo su un approccio per porre fine al bagno di sangue in Siria e che ora dovrà essere sottoposto ai ribelli del Paese. Fino ad ora, lo ha riconosciuto lo stesso Kofi Annan, tutti i piani della comunità internazionale messi in atto per porre fine alle violenze in Siria sono difatti falliti.

Cosa sarà proposto ai ribelli armati – Ciò che emerso dall’incontro tra Assad e Annan di Damasco è l’approccio, dunque, da proporre ai ribelli: “Abbiamo discusso della necessità di mettere fine alle violenze e dei modi e dei mezzi per farlo”, ha spiegato l’inviato Onu aggiungendo quali sono appunto questi propositi. Il piano per i ribelli è basato sul dialogo politico e sulla proposta di un esecutivo di unità nazionale, che comprenda membri del regime e dell’opposizione uscita dal summit di Ginevra del 30 giugno. È chiaro che una proposta del genere, che coinvolga ancora il presidente Assad alla guida della Siria, difficilmente potrà essere accettata di buon grado dai ribelli.

Il coinvolgimento di Teheran e della Russia – Poi Kofi Annan ha lasciato Assad per volare a Teheran, per dei colloqui con i vertici iraniani. Il coinvolgimento di Teheran, secondo quanto più volte ha affermato l’inviato Onu, è infatti fondamentale per riuscire a risolvere la crisi che sta vivendo la Siria. Anche dalla Russia, inoltre, è arrivato l’invito a trovare una soluzione pacifica che metta fine alle violenze: è il presidente Putin a dirsi convinto nel dover lavorare per raggiungere una soluzione su tutti i temi in questione oltre a mettere in guardia contro l’ipotesi da scongiurare di un intervento esterno, evocato per esempio dal segretario Usa, Hillary Clinton. Solo una soluzione pacifica, secondo il capo del Cremlino, potrà portare ad una soluzione a lungo termine e a uno sviluppo stabile in Siria.

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