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Arriva visita fiscale Inps per la moglie, la donna è già morta dopo 8 anni di malattia

La beffa che ha dovuto subire Emilio Folco, vedovo da appena 9 giorni di Claudia Quartieri, sposata in un letto d’ospedale a Empoli nel luglio scorso, il giorno prima che la donna morisse per un cancro contro cui combatteva da anni. Dopo a protesta l’Inps si è scusata per l’accaduto parlando di errore umano.
A cura di Antonio Palma
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Aveva appena perso la moglie dopo 8 lunghi anni di malattia e il dolore per quella scomparsa era ancora vivissimo quando a casa ha bussato una donna, una incaricata dall'Inps che gli ha comunicato che doveva fare una visita fiscale per la donna per accertare se la malata oncologica era in casa e se effettivamente era nelle condizioni di non andare al lavoro. È la beffa che ha dovuto subire Emilio Folco, vedovo da appena 9 giorni di Claudia Quartieri, sposata in un letto d'ospedale nel luglio scorso, il giorno prima che morisse, in una commovente cerimonia all’ospedale San Giuseppe di Empoli. Una storia d’amore che non aveva avuto un lieto fine consueto ma che  aveva dato un ultimo ricordo di felicità alla coppia.

Una storia che però pochi giorni dopo è sta assurdamente macchiata da una visita senza senso. "Quello che è accaduto è vergognoso. Era già successo un mesetto fa: stessa scena, con un’altra dottoressa. Claudia era in casa. Mi ritrovai a dover spiegare la situazione. Ma finì lì. Stavolta però non posso tacere: in questo modo si calpesta la dignità di una persona che soffre" ha spiegato Emilio Folco a il Tirreno denunciando l'accaduto. "Ho deciso di rendere pubblica questa cosa non solo per la mia Claudia, che non c’è più, ma per tutti i malati che rischiano di ritrovarsi in una situazione del genere. Se io stamani non ero in casa, cosa accadeva? Magari compilavano una scheda dicendo che non l’avevano trovata… È una falla enorme. Un sistema vergognoso".

Dall'Inps si sono scusati per l'accaduto parlando di un errore umano. "Tutto l’istituto si scusa con il vedovo e gli rivolge le più sentite condoglianze. Si è trattato di un errore" hanno spiegato. L’Inps infatti ha effettuato una verifica interna sulle procedure per capire l’accaduto, confermando che Claudia non aveva nemmeno l'obbligo di rimanere a casa, vista la gravità della sua patologia. Il sistema avrebbe dovuto scartare il suo nominativo poi si è aggiunto l’errore umano: qualcuno avrebbe comunque incrociato l'elenco dei nominativi estratti con quelli dei malati oncologici facendo partire la visita

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