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Arrestato parroco palermitano: avrebbe adescato minorenni in cambio di denaro

Il parroco è in stato di fermo nel carcere Pagliarelli di Palermo. Poco più di un anno fa Nuvola era stato condannato per avere offerto denaro a un minorenne in cambio di una prestazione sessuale. La condanna fu di un anno e mezzo, ma il prete ottenne la sospensione condizionale della pena.
A cura di Davide Falcioni
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Sono scattate le manette per don Aldo Nuvola, sacerdote palermitano accusato di aver adescato una decina di giovani in cambio di denaro, cinque dei quali sono stati identificati. Ma non è tutto, perché il parroco è sospettato di aver avuto anche un ruolo nell'omicidio di Massimo Pandolfo, l'uomo massacrato a coltellate nella zona del Teatro del Sole. Le indagini dei carabinieri del Reparto territoriale, coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Calogero Ferarra, muoverebbero da una certezza: il diciassettenne che ha confessato il delitto Pandolfo si era confidato con il prete. Gli aveva raccontato tutto, ma lui avrebbe taciuto. I carabinieri hanno individuato uno scambio di sms e telefonate tra l'assassino e il prete nelle fasi immediatamente successive al delitto. Poco più di un anno fa Nuvola era stato condannato per avere offerto denaro a un minorenne in cambio di una prestazione sessuale. La condanna fu di un anno e mezzo ma il prete ottenne la sospensione condizionale della pena. Le indagini avrebbero dimostrato come il sacerdote non avrebbe adescato soltanto minorenni, ma anche adulti, frequentando assiduamente anche prostitute che ricompensava con poche decine di euro o buste di spesa e ricariche telefoniche. La voce di Don Nuvola è stata anche intercettata e il sacerdote non nascondeva la preoccupazione di essere di nuovo “beccato” dalle forze dell'ordine. Gli inquirenti parlano di “conversazioni agghiaccianti”. Nuvola non aveva più assegnata una parrocchia, ma diceva messa in giro per la città. Anche nella cappella della stazione, dove avrebbe incontrato alcune delle sue vittime. Adesso è in stato di fermo al carcere Pagliarelli di Palermo.

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