Anna Fasol scomparsa da Padova, i Ris in casa della donna: soldi spariti e la stanza in disordine
I Ris hanno perquisito la casa di Anna Fasol, 59 anni e da una settimana, ufficialmente scomparsa. Gli uomini del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno setacciato le stanza dell'abitazione a Cittadella (Padova), in cerca di elementi che aiutino a ricostruire i movimenti della donna svanita nel nulla lo scorso martedì. Al vaglio dei carabinieri, coordinati dal pm Giorgio Falcone, c'è un largo ventaglio di ipotesi: dall'allontanamento volontario al suicidio, senza escludere neanche l'omicidio.
Le ultime ore prima di sparire
Anna scompare il pomeriggio del 31 luglio. Quel giorno ha una accesa discussione con il marito Enzo Simonetto, ma prima che Anna esca per andare a un appuntamento di lavoro in banca, dove l'attende Lino De Poli, il titolare dell’azienda familiare che commercia in carni, presso cui lavora, la lite è rientrata. Intorno alle 13 e 30, secondo la ricostruzione degli investigatori, Anna si muove di casa a bordo della sua auto, una Mercedes Classe A, ma invece di presentarsi in banca fa perdere le sue tracce. Sarà il De Poli, rimasto ad attendere la Fason in banca – dove dovevano discutere di un rilevante ammanco di denaro nelle casse delle ditta – ad avvertire il marito di Anna del mancato incontro, facendo partire l'allarme. Le ricerche iniziano immediatamente, ma il caso assume rilevanza mediatica quando la figlia di Anna, Marialaura Simonetto, medaglia d’argento di nuoto ai Campionati Europei del 2008 e compagna di squadra di Federica Pellegrini, lancia un appello su Facebook – poi cancellato su indicazione degli inquirenti – chiedendo a chiunque avesse visto sua madre di fornire notizie. La Simonetto, si trova a Miami dove a maggio ha completato il dottorato in Medicina.
I sospetti
La prima posta porta alla stazione di Cittadella, dove viene ritrovata la Mercerdes di Anna, qualche ora dopo la sua scomparsa. Le immagini della videosorveglianza mostrano la sagoma di una donna con lineamenti compatibili con quelli della 59enne, avviarsi sui binari. Non risulta, tuttavia, che la donna avesse acquistato biglietti o si preparasse a spostarsi: se si trattava di Anna, quel viaggio era sicuramente improvvisato. All'interno di questa ipotesi, si cerca la causa scatenante in quell'ammanco di denaro (100mila euro) di cui avrebbe dovuto discutere con il suo datore di lavoro. A supporto di tale ipotesi c'è anche un'altra circostanza. Quando la domestica di casa Fasol è entrata nella stanza da letto della padrona di casa, l'ha trovato in un disordine anomalo per le abitudini della signora, che viene descritta come una persona meticolosa e ordinata. Ciò ha portato gli inquirenti a credere che Anna abbia frugato la stanza prima di uscire in cerca di qualcosa di cui aveva urgente bisogno per allontanarsi: documenti, soldi, effetti personali.
