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Alghero, figlioletti in casa dopo il delitto: il più grande ha visto il corpo della mamma

Uno dei due figlioletti di Michela Fiori, la quarantenne uccisa in casa dal marito a due giorni dal Natale, ha intravisto il corpo della mamma dopo il delitto. I due bimbi di 13 e 11 anni, che non erano presenti al momento dei fatti, ma sono tornati in casa per pochi istanti, accompagnati dal padre, quello stesso giorno.
A cura di Angela Marino
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Non c'è fine all'orrore del delitto di Alghero. Un altro particolare agghiacciante è emerso nella ricostruzione delle ore successive al delitto. Uno dei due figlioletti della vittima, Michela Fiori, ha intravisto in casa il corpo senza vita della mamma, prima che il padre lo accompagnasse dalla zia. È quanto scrive il quotidiano locale, La Nuova Sardegna, sul femminicidio andato in scena la mattina di domenica 23 dicembre nel comune alle porte di Cagliari.

Dopo aver strangolato Michela nell'appartamento dove viveva tutta la famiglia, il marito della quarantenne, il reo confesso Marcello Tilloca, sarebbe tornato lì, sul luogo dell'omicidio, con i propri figli di 13 e 11 anni. Proprio uno dei due, il maggiore, avrebbe intravisto il corpo senza vita della mamma, ovviamente senza poter comprendere quanto era accaduto, prima di uscire nuovamente con il padre per andare a casa della zia. Si tratterebbe di pochi attimi, cruciali, tuttavia per stabilire la successione temporale dei fatti. La sera di quel 23 dicembre Tilloca ha telefonato al suo avvocato confessandogli il delitto. Su consiglio del legale si è poi diretto dalle autorità competenti per confessare. "L'ho uccisa con le mie mani – ha detto – ci stavamo separando".

L'uomo, difeso dall'avvocato Giuseppe Conti, è attualmente recluso nel carcere di Bancali, a Sassari, in attesa degli sviluppi delle indagini. Viva la partecipazione della comunità locale al dolore dei familiari di Michela, tanto che il Comune stesso si è offerto di farsi carico dell'istruzione dei due bimbi rimasti orfani istituendo un fondo di solidarietà per la loro educazione. "La comunità si fa carico di questa tragedia: Alghero si prenderà cura dei due bambini, sarà solidale in maniera concreta", ha commentato il sindaco Mario Bruno. "È stata una reazione spontanea, immediata, forte e doverosa – ha spiegato il primo cittadino – da una città che dal punto di vista culturale dice no a ogni violenza".

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