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Abusi sessuali, bullismo, baby prostituzione: viaggio nell’infanzia nera

Sabina Pagnano, capitano del nucleo minori della polizia municipale di Napoli, ci ha raccontato il mondo dell’infanzia violata in cui ragazzini 11enni vengono costretti a prostituirsi e venduti online dai genitori.
A cura di Angela Marino
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Quali sono le situazioni in cui la polizia deve intervenire per proteggere un bambino?

Purtroppo le emergenze riguardano ogni tipo di abuso: bambini sfruttati in strada per accattonaggio, abusi sessuali in famiglia, bullismo, prostituzione minorile.

Parliamo di prostituzione minorile 

Esistono due tipi di prostituzione: una on the road e l'altra in-door. Nel primo caso si tratta per lo più di ragazzine straniere vittime di tratta di esseri umani, ma anche di ragazzini (maschi e femmine) di origine rumena. In un caso, siamo riusciti a intercettare un giro di prostituzione minorile organizzato all'interno di un cinema a luci rosse a Napoli, dagli stessi gestori. Dopo vati appostamenti siamo riusciti a porre sotto sequestro il cinema e fare arrestare gli sfruttatori. Tra i ragazzini il più piccolo aveva 11 anni. 

C'è un genere di prostituzione che però non scaturisce da situazioni di sfruttamento 

Sì. Si tratta spesso di ragazzi e ragazze italiani, provenienti da famiglie a cui non manca certo di che vivere. Abbiamo fatto un lungo lavoro di intercettazione su Facebook  per salvare una bambina. In quel caso è stato il suo profilo Facebook a farci scattare l'allarme, c'erano foto molto strane per una ragazzina della sua età.

Perché questi ragazzi cadono nella rete della prostituzione?

Per comprare il cellulare di ultima generazione o la felpa firmata. La rincorsa ai beni che ci impone la nostra società, in contesti poveri di valori morali, spinge i ragazzi a trovare scorciatoie delle cui conseguenze non sono affatto consapevoli. Può accadere che vengono contattati su Facebook o altri forum e social network da adulti che offrono loro denaro in cambio di prestazioni sessuali. Poi si attiva una sorta di passaparola e i ragazzini più fragili, abbagliati dall’idea di poter avere facilmente le cose che desiderano, si introducono nel giro.

E i genitori?

Non si accorgono di nulla.

Anche nei casi degli abusi sessuali?

Purtroppo sì. Ricordo il caso di una ragazzino di 11 anni, ‘venduto' online dai pedofili dal suo stesso padre, sul quale intervenimmo. Sua madre era completamente all'oscuro di quello che subiva il bambino. Aveva notato, forse, comportamenti anomali, ma non aveva mai creduto che potessero celare tanto orrore. Fummo inteneriti anche dalla reazione del fratellino maggiore, che si dava la colpa di non aver fatto nulla: un misto di incredulità e rabbia. 

Qual è la vittima più giovane di abusi in famiglia?

Un neonato. Abbiamo avuto il caso di un giovane padre che abusava la figlia appena nata. Le ha spezzato le gambe nel tentativo di perpetrare gli abusi.

Sabina Pagnano
Sabina Pagnano
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