Abolizione delle Province – Delrio: “Non ci saranno più elezioni provinciali”

Si torna a parlare dell'abolizione delle Province: promessa più volte sbandierata in campagna elettorale ma mai praticata da nessun governo. Eppure ora Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali, torna a incalzare sull'argomento. Intervistato da Repubblica al termine della Leopolda, afferma: "Resistenze all’abolizione delle Province? Eccome se ce ne sono, anche dentro il Pd. Ma abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla". D'altro canto solo pochi minuti prima era stato Matteo Renzi a tornare sull'argomento: "Subito via le Province, io dell’appello dei costituzionalisti non so che farmene. Riduciamo i posti della politica, non è un dramma se qualche politico torna a lavorare", aveva detto il rottamatore, innescando l'applauso della folla presente a Firenze.
Delrio assicura che sull'abolizione delle province il governo sta procedendo: "Stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera. L'idea è quella di ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province". Ma i tempi stringono, anche perché a maggio gli italiani dovranno votare proprio per le province: "Ma no, a maggio non si voterà più per le Province perché nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioè eletti dai cittadini e non ci sarà bisogno di votare per le Province. Ne faranno parte i sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un'assemblea in seno alla quale verrà scelto il nuovo presidente a costo zero. Saranno cioè i sindaci a scegliere il presidente, non più i cittadini. Si tratta di una riforma molto importante".
Sulle competenze finora in mano alle province, come la manutenzione di scuole e strade, Delrio assicura: "La competenza sulle scuole passerà direttamente ai Comuni. Mentre la manutenzione delle strade, che è una tipica competenza intercomunale, resterà in carico alle Province. Solo che a quel punto le Province diventeranno di fatto una sorta di agenzia funzionale a servizio dei Comuni".