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A Roma sgomberato centro sociale Angelo Mai, Marino: “Non sapevo nulla”

Sgomberato il centro sociale Angelo Mai e due palazzi occupati da diverse famiglie senza casa. Il Sindaco ha dichiarato di voler chiedere il dissequestro degli edifici sgomberati.
A cura di A. P.
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Le forze dell’ordine della Capitale questa mattina hanno eseguito il sequestro e il relativo sgombero del centro sociale Angelo Mai e di altri due palazzi occupati a scopo abitativo, uno in via delle Acacie 56 a Centocelle e la ex scuola Hertz del Tuscolano. Le forze dell’ordine hanno compiuto anche 21 perquisizioni nei confronti di alcuni esponenti del “Comitato popolare di lotta per la casa”.  Lo sgombero dei tre edifici si colloca nell'ambito di un'inchiesta, condotta dalla Digos e coordinata dalla procura della Repubblica di Roma, che ha individuato “i contorni di un sodalizio dedito alla sistematica realizzazione di fattispecie criminose, fra le quali invasione di edifici ed estorsioni ai danni di altri occupanti”. In pratica secondo l’inchiesta gli organizzatori delle occupazioni pretendevano denaro dagli occupanti. Le accuse sono violenza, minaccia, furto di energia elettrica fino all'associazione a delinquere finalizzata all'estorsione.

Marino: “Chiederemo il dissequestro” – Dopo lo sgombero e il sequestro degli immobili è intervenuto anche il sindaco di Roma che, insieme al vice sindaco Nieri, in una nota ha spiegato “ L'amministrazione non è stata informata per tempo delle misure adottate questa mattina dalle autorità giudiziarie  ma sta comunque cercando soluzioni immediate per tutte le persone coinvolte”. Il Comune ha fatto sapere che “sono circa 200 le persone in emergenza abitativa, fra cui oltre 50 bambini, per quanto riguarda la struttura di Centocelle e circa 100, di cui 20 bambini, le persone in emergenza, allontanate invece dalla ex scuola di via Tuscolana”. Il sindaco e il suo vice non hanno nascosto anche di essere “preoccupati per l'improvviso sgombero dell'Angelo Mai, un importante presidio culturale cittadino, perfettamente inserito ed integrato nelle attività socio-culturali del territorio, su cui siamo disponibili a trovare soluzioni condivise'”. Nieri e lo stesso Marino intanto hanno fatto sapere che hanno intenzione “chiedere l'immediato dissequestro delle strutture sequestrate questa mattina, senza entrare nel merito delle indagini condotte dalle autorità giudiziarie, verso le quali nutriamo la massima fiducia”.

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