Nel caso te lo fossi perso, il Podcast

Trump-Musk, chi ha di più da perdere nello scontro e perché: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

“Nel caso te lo fossi perso” è il Podcast di Fanpage.it che ogni giorno alle 18.00 fa il punto sulla notizia più importante del momento, per farti restare sempre aggiornato. Oggi parliamo del battibecco sui social tra Donald Trump ed Elon Musk, che rischia di finire malissimo.
A cura di Redazione
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È online un nuovo episodio di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it che, dal lunedì al venerdì alle 18.00, ti racconta la notizia più importante del giorno con la nostra giornalista, Annalisa Girardi.

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La luna di miele tra il presidente statunitense e l’uomo più ricco del mondo sembra essere definitivamente finita. Certo, non è che ci stupisca proprio più di tanto questo, viste le personalità dei due. In questa puntata proviamo a fare chiarezza, a capire cosa è successo e soprattutto a chi rischia di più in questo scontro.

Allora, da quando Musk è entrato nell’amministrazione Trump a capo del DOGE, il dipartimento per l’efficienza governativa, non sono mancate le voci di corridoio su scontri e tensioni tra i due. Però pubblicamente entrambi hanno sempre avuto solo parole positive l’uno per l’altro. E questo è stato il caso anche quando poco tempo fa Musk ha abbandonato l’amministrazione. Ufficialmente il motivo riguardava Tesla, il fatto che dovesse concentrarsi sulla sua azienda che da mesi sta avendo qualche problemino. Solo che poi, negli ultimi giorni, Musk ha iniziato a postare compulsivamente su X contro il presidente Trump.

Per la precisione, Musk se l’è presa con una legge, che è stata soprannominata Big Beautiful Bill in perfetto stile Trump, che contiene alcuni tagli alle tasse per le alte fasce di reddito e altre misure riguardo al budget non così orientate ai risparmi.  Da quel momento è partita una spirale di post compulsivi sui social, a cui Trump ha deciso di rispondere dicendo che Musk fosse impazzito e che forse il modo migliore per risparmiare sarebbe proprio stracciare tutti i contratti governativi con le sue aziende.

A quel punto Musk ha sganciato la bomba, parole sue, e ha detto (pur non mostrando le prove di questo) che il nome di Trump sarebbe nei famigerati Epstein Files, cioè in quei documenti (di cui alcuni ancora secretati) riguardo Jeffrey Epstein, il miliardario morto suicida in carcere alcuni anni fa, accusato di traffici sessuali e abusi su minori.

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