video suggerito
video suggerito
Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

La proposta dell’avvocato dei Poggi di estendere il prelievo del dna: “Se no tra 10 anni inseguiremo ignoto 9”

“Per non inseguire poi tra una decina d’anni anche Ignoto 7, 8 o 9…che si prelevi il dna a chiunque sia entrato nella villetta di Garlasco”: la proposta del legale dei genitori di Chiara Poggi nell’ultima udienza sull’incidente probatorio in Tribunale a Pavia.
A cura di Giorgia Venturini
270 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Insistete su un caso già stragiudicato". Lo avrebbe scritto ai pm l'avvocato dei genitori di Chiara Poggi, il legale Gian Luigi Tizzoni, nel verbale di trascrizione dell'udienza del 16 maggio per il maxi incidente probatorio genetico, davanti alla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli. Come riporta l'Ansa, durante quell'udienza ci sarebbe stato un confronto tra le parti per capire chi poter sottoporre ancora al prelievo del dna in vista dell'incidente probatorio in cui verranno rianalizzati i reperti recuperati nella villetta di Garlasco sulla scena dell'omicidio avvenuto il 13 agosto del 2007. Per il delitto venne condannato a una pena di 16 anni Alberto Stasi. I suoi legali nei mesi scorsi – presentando nuove valutazioni sulla perizia del 2014 sulle unghie di Chiara Poggi – avevano fatto riaprire le indagini che hanno portato la Procura di Pavia a iscrivere per la terza volta Andrea Sempio nel registro degli indagati.

Durante l'ultima udienza ci sarebbe stato un confronto di botta e risposta tra il legale dei Poggi e il pm Stefano Civardi. L'avvocato Tizzoni aveva chiesto di poter allargare il prelievo del dna a tutti quello che entrarono nella villetta di Garlasco, compresi i soccorritori e gli investigatori. Ovvero tutti quelli che "possono aver in qualche modo contaminato le dita" di Chiara, per non "inseguire", poi, tra "una decina d'anni" anche "Ignoto 7, 8 o 9…". Mentre avrebbe chiesto di non includere nelle comparazioni il dna di Stasi. Queste le parole di Tizzoni riportate dall'Ansa: "Nella sorpresa complessiva, io ho dato ormai per sdoganato il fatto che la Procura di Pavia abbia, con così tanta insistenza, doverosamente dal suo punto di vista, ritenuto di affrontare una vicenda coperta da un, lo definirei, stragiudicato, formatosi con 8 anni di processi e sette tentativi finora andati a vuoto".

Così avrebbe risposto il pm che contestava la richiesta del legali di non includere nelle comparazioni il dna di Stasi: "Giudice, non è senza un certo stupore che abbiamo letto la memoria (dei legali della famiglia di Chiara, ndr), che sostanzialmente mira ad avere un incidente probatorio diverso rispetto a quello chiesto dal pubblico ministero, ed è non senza un certo stupore che leggiamo questo non nella difesa dell'imputato, ma nella difesa della persona offesa, che tradizionalmente sta in processo per dire qualcosa che serva per poi far valere le proprie ragioni nei confronti dell'Indagato".

Intanto Tizzoni in questi giorni ha chiesto che non venga lesa la dignità di Chiara Poggi richiamando un po' tutti all'ordine: "La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l'attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l'incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione". Facendo sapere che ha già presentato querele.

270 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views