386 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Papà spara contro casa della fidanzatina della figlia 13enne per vendicare tradimento della minore

L’uomo di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri a Bari, insieme a un trentenne presunto complice, con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto e detenzione illegale di armi.
A cura di Antonio Palma
386 CONDIVISIONI
Immagine

Messo al corrente di un presunto tradimento subito dalla figlia appena tredicenne da parte della sua fidanzatina quattordicenne, il papà della ragazzina sarebbe andato a casa dell’altra minore sparando contro l’edificio per vendetta, rischiando seriamente di uccidere chi era dentro. È l’accusa che nelle scorse ore ha portato all’arresto di un uomo pugliese di 39 anni che, insieme ad un altro uomo arrestato dai carabinieri, ora deve rispondere del reato di tentato omicidio aggravato, oltre che di porto e detenzione illegale di armi.

I fatti, avvenuti ad Adelfia, nella città metropolitana di Bari, risalgono a due anni fa quando qualcuno sparò due colpi di arma da fuoco in direzione della casa della famiglia dell’allora quattordicenne che in quel momento era insieme alla madre, alla sorella di 12 anni e al fratellino di 6. Uno dei proiettili sparati dalla strada penetrò in casa conficcandosi nel soffitto dell’abitazione e solo per puro caso non colpì nessuno.

L’inchiesta iniziale dei carabinieri sul brutto episodio, avvenuto nel settembre del 2022, non aveva portato a nulla, poi la svolta anche grazie al racconto di alcuni testimoni di giustizia. L’inchiesta ha stabilito che l’uomo, ora 39enne, si era presentato sotto casa della 14enne con un suo amico 30enne, organizzando una vera e propria missione punitiva nei confronti dell’adolescente e della sua famiglia. I due avrebbero sparato alcuni colpi in direzione della finestra, allo scopo di vendicare un presunto tradimento subito dalla tredicenne.

Un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze letali visto che in casa vi erano diverse persone tra cui alcuni bimbi. Per questo ai due, arrestati nelle scorse ore dai carabinieri di Triggiano in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della locale procura del Repubblica, viene contestato il tentato omicidio aggravato dall’utilizzo del metodo mafioso e dei futili motivi.

Una vicenda ricostruita anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza nelle vicinanze dell’abitazione, che hanno permesso di ricostruire le fasi dell’agguato, sia grazie all’acquisizione delle chat di messaggistica che hanno permesso invece di inquadrare il movente relativo alla vita sentimentale della quattordicenne.

386 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views