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Ora Fratelli d’Italia vuole la “par condicio ponderata”

Dopo il parere negativo dell’Agcom al duello tv tra Meloni e Schlein, Fratelli d’Italia pensa a una “par condicio ponderata”. Nel partito della premier infatti, c’è chi avanza l’ipotesi di una revisione dei criteri che garantiscono un’adeguata visibilità a tutte le diverse forze politiche.
A cura di Giulia Casula
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Dopo lo stop al faccia a faccia televisivo tra Giorgia Meloni e Elly Schlein a seguito del parere negativo dell'Agcom, ora Fratelli d'Italia pensa a una "par condicio ponderata". Nel partito della premier infatti, qualcuno ha avanzato l'ipotesi di revisione delle regole adottate per garantire un'adeguata visibilità a tutte le diverse forze politiche.

"La par condicio così com'è rispecchia in maniera matematica la partecipazione delle liste. Forse, bisognerebbe pensare ad ipotizzare una par condicio ponderata in base alla reale rappresentanza elettorale, che corrisponderebbe allo specchio della società civile", è l'idea del deputato meloniano Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura di Montecitorio."In questo contesto  il confronto tra i due maggiori leader sarebbe giustificato, fermo restando che a scalare si farebbe quello dei medi partiti e quello dei piccoli partiti", spiega il parlamentare all'Adnkronos. "L'ipotesi, quindi, potrebbe essere la par condicio ponderata", conclude.

Il 23 maggio Meloni, candidata capolista alle europee, e la sua avversaria la leader dem, sarebbero dovute essere ospiti di Porta a Porta per un duello televisivo in vista delle imminenti elezioni di giugno. Ma il confronto tra le due leader nel salotto televisivo di Bruno Vespa su Rai 1 è saltato dopo il pronunciamento dell'Agcom. L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni infatti avrebbe riconosciuto il duello come legittimo solo se "accettato da una larga maggioranza delle liste in competizione elettorale e comunque dalla maggioranza delle liste con rappresentanza in Parlamento".

Come ci si poteva aspettare, il consenso da parte delle altre forze politiche non è stato trovato. Da qui la decisione di annullare l'ospitata da Vespa."Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l'invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti", aveva comunicato Viale Mazzini in una nota. "Il Servizio Pubblico continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l'equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità".

"Purtroppo, la Agcom ha fatto sue le argomentazioni di chi ha voluto impedire questo confronto", hanno commentato da Fratelli d'Italia. "Ne prendiamo atto e confermiamo la disponibilità al confronto attraverso i propri rappresentanti politici, senza far perdere ulteriore tempo al presidente del Consiglio".

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