170 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il Parlamento europeo condanna l’Italia per lo stop alla registrazione dei figli di coppie Lgbtq+

Il Parlamento europeo ha approvato un emendamento, proposto dal gruppo Renew Europe, che condanna il governo italiano per aver bloccato la registrazione dei certificati di nascita dei figli delle coppie Lgbtq+.
A cura di Annalisa Girardi
170 CONDIVISIONI
Immagine

Bruxelles condanna l'Italia per il trattamento delle famiglie arcobaleno. Il Parlamento europeo ha approvato un emendamento, proposto dal gruppo Renew Europe, che critica il governo italiano per aver bloccato la registrazione dei certificati di nascita dei figli delle coppie Lgbtq+. Nello specifico, l'Eurocamera "condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali" e "ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli".

Secondo l'emendamento approvato a Bruxelles, inoltre, le ultime notizie arrivate dall'Italia raccontano di "una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989". Il Parlamento europeo, quindi, si dice preoccupato "per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtqi+ in Italia". E "invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione".

L'eurodeputato Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe ed esponente di Italia Viva, ha commentato: "Il governo di Giorgia Meloni sta giocando con i diritti dei bambini, in violazione diretta della Convenzione del 1989 delle Nazioni Unite sui diritti dei minori. Le famiglie possono avere diverse forme ed è nostra responsabilità garantire i diritti di tutte ovunque nell'Unione europea".

Intanto continua l'iniziativa dei sindaci che hanno annunciato di voler continuare a trascrivere i certificati di nascita dei bambini nati in famiglie omogenitoriali. "Io e tanti altri sindaci non ci arrendiamo alla protervia di chi nega persino un incontro su un tema delicato con cui abbiamo a che fare nelle nostra città", ha commentato il sindaco di Milano, Belle Sala, che ieri era proprio al Parlamento europeo "per sollecitare la richiesta di un dibattito sui diritti dei bambini delle famiglie arcobaleno, in particolare nel caso dell'Italia".

"La condanna del Parlamento europeo all’Italia ha un peso enorme, perché esplicita che lo stop alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali sia un atto discriminatorio che pesa sui figli delle famiglie arcobaleno. E questo rappresenta un fatto evidentemente incontestabile, checché ne dica la Ministra Roccella che ancora ieri ha chiuso le porte al dialogo con i Sindaci che continuano con le trascrizioni, con una arroganza istituzionale che non le fa onore", ha commentato la deputata del M5s, Chiara Appendino. "Ci uniamo alla richiesta del parlamento UE affinché il governo italiano revochi immediatamente la sua decisione", ha poi aggiunto.

170 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views