Virus Zika: morti 57 bambini in Brasile. Intanto è allarme negli USA (e in Italia)

57 bambini morti e 1.271 colpiti da microcefalia, è il drammatico bilancio delle vittime del virus Zika in Brasile, dall'inizio dell'epidemia nell'ottobre 2015: lo ha annunciato il ministero brasiliano della Sanità. Secondo l'ultimo bollettino ufficiale, al 30 aprile, le autorità hanno segnalato 3.580 casi sospetti dall'inizio dell'autunno. Oltre le 57 vittime accertate, altri 178 casi di morte sono sotto indagine per accertare se sono stati causati dal contagio del famigerato virus. Il ministero ritiene "che la maggior parte delle madri che hanno dato alla luce bambini con microcefalia è stata infettata da Zika", anche se non è stato possibile dare una conferma ufficiale.

Intanto nei giorni scorsi il Washington Post ha scritto che il virus del temibile morbo sarebbe stato rinvenuto nel continente nordamericano all’interno di una zanzara tigre asiatica, almeno stando agli esami del Mexico International Health Regulations (IHR) su un insetto rinvenuto nello stato di San Luis Potosì: secondo il Pan American Health Organization, diverse più aree del nord America, comprese dunque degli Stati Uniti, potrebbero essere a potenziale rischio contagio.

Inutile dire che il timore è che Zika possa arrivare anche in Italia. “Se il virus di Zika si adatterà meglio a essere trasmesso attraverso la zanzara tigre allora la malattia si potrà diffondere rapidamente anche alle nostre latitudini”, spiega l’infettivologo Massimo Galli, ordinario di Malattie Infettive all’Università di Milano. Potenzialmente i rischi più seri nel nostro Paese coincideranno con l’inizio della stagione di attività biologica delle zanzare, perché se una persona con il virus Zika nel sangue verrà punta da una zanzara, questa diventerà portatrice e in grado di infettare il prossimo che pungerà dopo e via di seguito.