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Venezia, portava a spasso il cane durante l’orario di lavoro: dipendente comunale licenziata

Scoperta più volte svolgere commissioni personali durante l’orario di lavoro, una dipendente comunale in servizio presso l’amministrazione della città di Venezia ha patteggiato la propria condanna ed è stata licenziata.
A cura di C. M.
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Scoperta a portare in giro il proprio cagnolino durante l'orario di servizio, una dipendente comunale di 62 anni in servizio presso l'amministrazione di Venezia è stata definitivamente licenziata. La vicenda ha inizio nel 2015, quando la 62enne venne scoperta e denunciata per aver più volte svolto compiti e commissioni estranei al proprio incarico durante l'orario di lavoro, tra questi il portare a passeggio il proprio cane. Nel maggio scorso la 62enne ha patteggiato la sua pena e in seguito è stata definitivamente messa alla porta dal Comune di Venezia. Il procedimento disciplinare nei confronti della dipendente comunale è stato avviato dall'amministrazione guidata dal primo cittadino Luigi Brugnaro e si è concluso pochi giorni fa, in pieno periodo di ferie. Secondo quanto si apprende, la dipendente comunale era salito agli onori delle cronache lo scorso aprile, quando la procura competente chiuse le indagini a suo carico e chiese il processo per la donna.

L'accusa contestava circa 30 ore di assenze ingiustificate dal lavoro per una decina di episodi occorsi tra marzo e maggio del 2015. Nel corso di quel periodo, la 62enne era stata pedinata, fotografata e filmata mentre svolgeva commissioni personali, ad esempio portando a passeggio il proprio cane in orario di servizio. La donna è stata inoltre pizzicata a una mostra d'arte sull'isola di San Giorgio Maggiore, sempre durante l'orario di lavoro. Stando alle informazioni diramate al momento, la dipendente da tempo era inquadrata in un ufficio amministrativo della Polizia locale e avrebbe avuto comunque possibilità di muoversi nell'ambito del suo lavoro per questioni istituzionali, ma secondo l'accusa avrebbe più e più volte usufruito di questo tipo di concessione per svolgere commissioni personali durante l'orario di servizio e per questo motivo, in seguito al patteggiamento, è stata licenziata.

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