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Valentina Vezzali fioretto d’oro e mamma record

Una delle quattro moschettiere chiude le Olimpiadi conquistando il sesto oro della sua carriera. Dopo il trionfo di Londra si avvia a vivere un periodo di pausa dallo sport, per dedicarsi alla famiglia.
A cura di Laura Balbi
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Una delle quattro moschettiere chiude le Olimpiadi conquistando il sesto oro della sua carriera. Dopo il trionfo di Londra si avvia a vivere un periodo di pausa dallo sport, per dedicarsi alla famiglia.

Seguendo le Olimpiadi di Londra ci si era accorti da subito che il quartetto della squadra femminile di scherma era forte sopra ogni aspettativa. Gli italiani hanno vissuto con orgoglio il trionfo delle azzurre del Dream Team, vincitrici della medaglia d'oro nel fioretto. Il primo posto delle "magiche quattro" che sono esplose in un urlo di gioia liberatorio con il premio, quello più importante, appeso al collo. Le quattro schermitrici italiane, ognuna con un suo ruolo predefinito, ciascuna supporto dell'altra nel gioco di squadra. Senza dubbio è Valentina Vezzali a detenere il primato in quanto a esperienza in pedana, lei che ha chiuso nel migliore dei modi la sua esperienza olimpica, considerando che la sua partecipazione a Rio 2016 è alquanto improbabile.

Valentina Vezzali ha commentato a caldo la vittoria, con un inevitabile paragone a Mangiarotti, che ha raggiunto in numero di ori olimpici:

Sono felicissima per questa medaglia e del fatto di essere salite tutte e quattro sul podio. Abbiamo tirato tutte con il cuore e io da parte mia ce l'ho messa tutta perché volevo tornare a casa con questa medaglia. Ringrazio in primis Giulio Tomassini, il mio maestro, ho lavorato con lui 23 anni ora se ne andrà in Francia ma spero di poter lavorare ancora con lui. Voglio ringraziare tutti gli italiani presenti qui e quelli a casa; quelli che a Jesi hanno tifato con me. Un grazie alla mia mamma, a mio figlio Pietro e a Martina che sono sempre stati con me. Ho cercato di onorare al meglio la nostra Italia.

Ringraziamenti a parte la jesina riconosce la vittoria anche anche al destino, che, malgrado l'abbia portata via dalla pedana per un po' le ha permesso di realizzare il suo sogno più grande:

A fine novembre, in quell'incidente ho rischiato la vita ma è andato tutto bene e sono qui, e poi Pietro ha bisogno della sua mamma. Adesso ci sarà un po' di pausa: mi dedicherò alla famiglia, è stato un quadriennio difficilissimo. Sono felicissima di aver eguagliato il record di sei ori di Mangiarotti. Alla fine i sogni si realizzano. Penso che Mangiarotti sia contento di quello che sono riuscita a fare, ma ora bisogna superarlo.

L'ambizione sì, ma ad attendere la schermitrice è un periodo di stop per recuperare le energie, e dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. In un'intervista a Donna Moderna prima dell'inizio dei giochi di Londra ha dichiarato:

Pietro, mio figlio, avrà presto un fratellino. Se fosse una bambina si chiamerebbe Ginevra e sceglierebbe lei cosa fare nella vita, come è successo alla sua mamma. Di giorno, è vero, penso solo alle gare. Ma quando la sera vedo mio figlio che mi aspetta, mi abbraccia, mi bacia, sono una persona normalissima.

La bambina che non è ancora nata, ma che ha già un nome. La campionessa non ha dubbi sulla libertà di scelta che concederebbe a sua figlia, anche se scegliesse di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo, come velina ad esempio:

Non è un mestiere terrificante. Significa saper ballare, intrattenere. Richiede intelligenza.

A proposito di spettacolo la Vezzali coglie l'occasione per ricordare anche la sua partecipazione televisiva a Ballando con le Stelle: "Sono uscita dal mondo chiuso dello sport, mi sono divertita e sono diventata più femminile: ho iniziato a curare un lato che, come atleta, trascuravo. Mi sento più bella e ho imparato a camminare sui tacchi." Anche se dopo la leggendaria Vezzali è tornata alla sua passione di sempre: "Ci sono mamme che stanno sempre con i figli e non sono felici. Io ho seguito il cuore, sono tornata in pedana e pochi mesi dopo ho vinto il quarto titolo mondiale. Mia mamma veniva agli allenamenti e ha inventato una specialità olimpica, i 400 metri con la carrozzina: attraversava il campo d’atletica e mi portava Pietro. Ero stanca ma soddisfatta: un bambino avverte se la mamma è felice."

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