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USA, sospese le condanne a morte in Mississippi

Un giudice federale americano ha temporaneamente bloccato lo Stato del Mississippi dall’eseguire le condanne alla pena capitale, vietando l’uso di pentobarbital o midazolam, due farmaci impiegati per l’iniezione letale.
A cura di B. C.
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Un giudice federale ha sospeso le condanne a morte in Mississippi, vietando l'uso di pentobarbital o midazolam, due farmaci impiegati per l'iniezione letale, a seguito di una causa intentata da tre detenuti e basata sull'utilizzo dei medicinali che, sostengono, non garantirebbe “una morte senza sofferenza” come invece dovrebbe essere. Un “sistema inusuale e crudele”, dicono, quindi vietato dalla costituzione americana (l'ottavo emendamento della Costituzione americana, proibisce punizioni spietate e disumane). C’è da dire che il pentobarbital è difficile da reperire a causa delle pressioni, anche internazionali, sulle società che lo producono. Il Mississippi aveva deciso di ovviare utilizzando il midazolam, un medicinale usato in alcune esecuzioni Ohio, Oklahoma e Arizona, dove la sofferenza dei condannati è apparsa palese. Nelle condanne a morte con iniezione letale, il pentobarbital o il midalozam vengono usati per privare dei sensi il condannato. Un'altra sostanza provoca paralisi e una terza ferma il cuore, portando quindi al decesso.

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