Uccise la coinquilina che non voleva fare sesso con lui, 27enne condannato a 17 anni
Dopo una serata passata insieme nell'appartamento che condividevano, aveva provato ad avere un rapporto sessuale con la sua coinquilina, ma al rifiuto di questa prima l'aveva aggredita a pugni e poi la aveva accoltellata a morte con un coltello da cucina. Per questo ora il protagonista della tragica storia, il 27enne britannico Gary Stevenson, è stato condannato a 17 anni di reclusione da un tribunale scozzese. Secondo la corte il ragazzo avrebbe completamente perso il controllo scagliandosi in maniera violenta contro la vittima, la 25enne Katy Rourke, prima prendendola a pugni in faccia e poi afferrando un coltello da cucina e sferrandole tre fendenti mortali al petto.
L'assassinio risale al dicembre dello scorso anno nell'appartamento della capitale scozzese che i due condividevano da tempo. Proprio lo stare tanto tempo insieme aveva indotto il 27enne a pensare che ci potesse essere qualcosa con la 25enne, ma all'ennesimo rifiuto è partito il raptus omicida probabilmente accentuato dall'uso di alcol. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, infatti, l'uomo aveva già bevuto una bottiglia di liquore da solo prima di condividerne un'altra con la coinquilina. "La verità è che non esiste un unico motivo, nessuna spiegazione semplice, ma il modo in cui lo descriverei era che ero una pentola a pressione pronta a esplodere. Katy non meritava di morire era solo nel posto sbagliato al momento sbagliato", ha spiegato l'uomo in una dichiarazione in Aula dopo che si era già dichiarato colpevole.