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Trenitalia “nasconde” i treni più economici: l’Antitrust la multa con 5 milioni di euro

La società ha deliberatamente omesso le soluzioni di viaggio più economiche spingendo i consumatori ad acquistare le Frecce.
A cura di Davide Falcioni
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L'Antitrust ha emesso una sanzione di 5 milioni di euro nei confronti di Trenitalia per l'esclusione dai propri sistemi di prenotazione di alcune soluzioni sui treni regionali, "generalmente più economiche". Il Garante ha "accertato che l'insieme di soluzioni di viaggio" proposte sulle emettitrici self-service e sulle App "omette numerose soluzioni con treni regionali, pur trattandosi di alternative sostituibili a quelle invece mostrate, alterando in questo modo la scelta del consumatore".

I biglietti economici? Nascosti accuratamente da Trenitalia

Insomma, se anche a voi è capitato di non trovare soluzioni a buon prezzo per i vostri viaggi ora sapere perché: tali soluzioni, infatti, continuano ad essere disponibili ma la società ha fatto di tutto per non farlo sapere proponendo agli utenti delle biglietterie automatiche, del sito e della app, solo le soluzioni più costose, le Frecce. Tale pratica commerciale è stata giudicata scorretta e l'Antitrust ha sanzionato oggi con la multa massima prevista, 5 milioni di euro, obbligando anche la società a dare notizia del procedimento ai suoi clienti attraverso con un messaggio che comparirà su tutti i canali di prenotazione.

Spiega l'autorità garante: "La soluzione di viaggio che prevede un cambio e l’utilizzo di treni regionali non è mai inclusa nei risultati di ricerca e non è altrimenti rintracciabile (se non attraverso la specifica ricerca con l’opzione “Regionali” sul sito internet), laddove la partenza sia in prossimità di una soluzione che utilizza Frecce e Intercity (l’unica invece sempre mostrata) anche solo di pochi minuti più veloce.  Trenitalia non ha in alcun modo informato i consumatori in merito a tale importante limitazione, ma ha anzi utilizzato, sul sito aziendale, la denominazione ingannevole ‘tutti i treni'".

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