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Torino, detenuta evade dal carcere abbandonando in cella la figlia neonata

Si tratta di Laura Sulejmanovic, 22 anni, arrestata per omicidio stradale e omissione di soccorso per esser fuggita dopo avere causato un incidente mortale alla guida di un camper.
A cura di Susanna Picone
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Una detenuta di ventidue anni è evasa dalla sezione Icam – le case per mamme detenute con attenuata sorveglianza – del carcere di Torino. Si tratta di Laura Sulejmanovic, giovane bosniaca di etnia rom arrestata per omicidio stradale e omissione di soccorso per esser fuggita dopo avere causato un incidente mortale alla guida di un camper. La giovane donna, da quanto emerso, è scappata dal carcere abbandonando la figlia di pochi mesi. Lo ha reso noto l'Osapp, organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria. Secondo quanto ricostruito, la detenuta verso le 15.30 di lunedì 19 giugno è scappata lasciando in carcere la bambina di poco più di un anno che stava dormendo. La donna ha scavalcato un cancello ed è riuscita a fuggire a piedi nei campi benché sia stata rincorsa da un agente.

L’arresto un mese fa dopo la morte di un motociclista – Un mese fa Laura Sulejmanovic era stata arrestata con l’accusa di aver provocato un incidente stradale facendo un’inversione a U con un camper in strada dell’Aeroporto. Fuggita dopo lo schianto, in cui era morto Oreste Giagnotto, un motociclista di cinquantotto anni, era stata arrestata il giorno dopo con l’accusa di omicidio. Mentre la detenuta scappava dal carcere, nelle stesse ore manifestanti di Forza Nuova e Casa Pound hanno protestato nel centro della città contro la mancata chiusura dei campi rom promessa dalla sindaca di Torino Chiara Appendino.

Il commento del segretario generale del sindaco Osapp – La fuga della detenuta è destinata a innescare nuove polemiche per le condizioni di lavoro del personale carcerario: “Scappare dalle sezioni Icam, istituite in favore delle detenuti madri, con custodia e sorveglianza attenute, – così Leo Beneduci, segretario generale del sindaco Osapp della polizia penitenziaria – è diventato facile come scappare dalle carceri normali”.

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