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Telefonata storica, papa Francesco in diretta ad Unomattina

La commozione dei conduttori Francesca Fialdini e Franco Di Mare, che commenta: “Posso chiudere qua la mia carriera, dopo di questo.”
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Papa Francesco in diretta ad Unomattina: in occasione del trentennale della trasmissione, la voce del pontefice è risuonata durante la trasmissione mentre Franco Di Mare e Francesca Fialdini, i conduttori dell’apprezzato programma mattutino di Raiuno, lo ringraziavano per l’inatteso regalo con la voce piena di emozione.

“Mi hanno detto che oggi per voi di Unomattina è una data importante. Compite trent’anni della trasmissione. Volevo complimentarmi con voi” ha detto Francesco, ormai noto per le sue “improvvisate” telefoniche a giornalisti, sacerdoti, suore e semplici fedeli. Il Papa ha ricordato che Unomattina è una “trasmissione molto popolare” ed è rimasto in linea quando Di Mare ha fatto partire un servizio del giornalista Piero Damosso dedicato a Francesco ed ai suoi ottant’anni, compiuti appena l’altro giorno. Il servizio ha mostrato le prime immagini successi all’elezione, gli incontri con i poveri, i bagni di folla negli incontri pubblici. E poi, il viaggio a Lampedusa e a Lesbo, quello negli Stati Uniti e quello in Repubblica Centrafricana, per inaugurare il giubileo della misericordia. Il servizio si è concluso raccontando che “Francesco incarna i valori del Natale.”

Papa Francesco ha poi augurato ai telespettatori di trascorrere “un Natale cristiano, come è stato fatto il primo, quando Dio ha voluto capovolgere i valori del mondo, si è fatto piccolo in una stalla, con i piccoli, con i poveri, con gli emarginati. La piccolezza, in questo mondo che adora tanto il Dio denaro… Che il Natale ci aiuti a guardare la piccolezza di questo Dio che ha capovolto i valori mondani.” Franco Di Mare, sempre più emozionato, ha commentato la telefonata dicendo “posso chiudere qua la mia carriera, dopo di questo.”

Non è la prima volta, però, che un Papa telefona in diretta ad una trasmissione televisiva italiana. Il 13 ottobre 1998, infatti, Giovanni Paolo II alzò la cornetta per salutare Bruno Vespa nel bel mezzo di una puntata di “Porta a porta” dedicata al ventesimo anno di pontificato del Papa polacco, a cui il telefono fu passato dal segretario particolare, don Stanislao Dziwisz, successivamente nominato arcivescovo di Cracovia. Dopo essere stato ampiamente ringraziato dal pontefice, Vespa si commosse molto e disse che “anche i giornalisti hanno un'anima.”

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