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Strage studentesse Erasmus in Spagna, di nuovo archiviata la causa contro l’autista del bus

Nuova archiviazione per l’inchiesta sull’incidente del 20 marzo 2016 durante il quale morirono 13 studentesse che erano in Erasmus in Spagna. Archiviata la causa contro l’autista che era alla guida del bus: non ci sarebbero indizi per accusarlo.
A cura di Susanna Picone
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Un giudice di istruzione del tribunale di Amposta, in Catalogna, ha nuovamente archiviato la causa contro l'autista del bus nel quale morirono, il 20 marzo 2016, tredici studentesse Erasmus sull'autostrada fra Valencia e Barcellona. Secondo quanto riferisce La Vanguardia online, il gip ritiene non ci siano indizi per accusare l'autista dell’autobus – il sessantaduenne Santiago Rodriguez Jimenez – e rinvia le parti a una eventuale causa civile. È la seconda volta che si arriva a una archiviazione. La causa era infatti già stata archiviata una prima volta nel novembre scorso senza che l'autista del bus fosse stato neppure interrogato nonostante la polizia regionale avesse ritenuto nel rapporto sull'incidente che proprio un colpo di sonno dell'uomo che era alla guida fosse da considerare la causa più probabile del dramma. Quella decisione provocò, come prevedibile, reazioni indignate da parte delle famiglie delle tredici vittime le quali avevano chiesto e ottenuto una riapertura dell'inchiesta che quindi è stata affidata a un nuovo gip. Ma anche il nuovo magistrato è arrivato alle stesse conclusioni dopo aver interrogato l’autista del bus.

Per l'autista a causare l'incidente sarebbe stata la pioggia – L’autista sessantaduenne avrebbe dichiarato di aver riposato in maniera sufficiente durante la breve sosta del pullman a Valencia, che non si era addormentato al volante e che era in condizioni idonee alla guida. Avrebbe dunque sostenuto che a causare l'incidente stradale sarebbe stata la pioggia. L'uomo era indagato per tredici presunti omicidi per imprudenza. Nel drammatico incidente stradale persero la vita tredici studentesse di cui sette italiane: Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Elisa Scarascia Mugnozza, Francesca Bonello e Serena Saracino. “Consiglio ai genitori di non mandare i propri figli in Spagna e ai turisti di scegliere un'altra meta per i propri viaggi – ha commentato Alessandro Saracino, padre di Serena – Perché sembra che nessuno sia responsabile di ciò che accade sulle loro strade. Ora aspettiamo di capire il perché di questa decisione”.

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