Spese pazze in Sicilia. Tra gli indagati anche il renziano Davide Faraone
83 deputati e 14 funzionari dell'Assemblea regionale siciliana sono indagati per illecito utilizzo dei rimborsi spettanti ai gruppi parlamentari. L'accusa è peculato. Lo si apprende da fonti della procura, che sottolinea come l'indagine sia stata condotta dalla Guardia di Finanza. Tutto sarebbe partito dall'avviso di garanzia inviato dalla procura di Palermo all'ex capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici. Gli investigatori si sono concentrati sulla penultima e sulla terzultima legislatura, ma la maggior parte degli illeciti contestati sarebbero riferiti alla scorsa. Tra gli indagati – oltre all'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e all'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio – c'è anche Davide Faraone, deputato democratico, responsabile del Welfare nella segreteria formata da Matteo Renzi. Coinvolti inoltre i deputati Nino Dina, Salvatore Cordaro, Gaspare Vitrano, Massimo Ferrara, Franco Mineo, Giuseppe Lupo, Bernardo Mattarella, Cateno De Luca, Riccardo Savona, Lino Leanza, Paolo Ruggirello, Salvino Pantuso, Carmelo Curenti e Alessandro Aricò.
Faraone: "Mi dimetterò se dovesse emergere qualcosa" – "Benissimo la Procura: indaghi. E se c'è qualche ladro deve pagare. Sono certo che emergerà chiaramente se c'è qualcuno che ha rubato e ha utilizzato le risorse per lucro personale. Per quel che mi riguarda, non ho ricevuto al momento alcuna comunicazione e sono comunque serenissimo. Anzi, quanto accaduto sarà l'occasione per far conoscere a tutti i modi in cui ognuno di noi utilizza le risorse destinate a fini politici e di rappresentanza", è il commento di Davide Faraone (Pd). Duro è il M5S: "Il vecchio-nuovo Pd di Renzi inciampa nelle spese da…Faraone. Dopo l'inchiesta per peculato ai danni del parlamentare del Pd responsabile delle politiche di Welfare Davide Faraone, che cosa ha da dire Matteo Renzi? Perchè non parla?", chiede in una nota il capogruppo grillino al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo.
