video suggerito
video suggerito

Siria, ad Hama le truppe di Assad massacrano 61 persone

Ad Hama, città della Siria centrale, le truppe del regime hanno sparato sulla folla, uccidendo 61 persone. Il bilancio è ancora provvisorio ed è verosimilmente destinato a salire.
A cura di Alfonso Biondi
177 CONDIVISIONI
Proteste in Siria

All'alba di questa mattina le truppe del regime siriano hanno attaccato Hama, città che si trova a 50 Km da Homs, teatro nelle ultime settimane di vibranti proteste contro il presidente Bashar al-Assad. La repressione, è stata durissima e- come ha confermato alla Cnn Rami Abdel Rahman, responsabile dell'Osservatorio siriano per i diritti umani- ha fatto registrare, almeno per il momento, qualcosa come 61 vittime. Il bilancio, però, è destinato sicuramente a salire. Episodi del genere non sono nuovi ad Hama, dove lo scorso 3 giugno il regime sterminò 53 persone.

I blindati dell'esercito hanno sparato sulla folla senza farsi alcun problema. "Stanno sparando a casaccio con le mitragliatrici pesanti e travolgendo le barricate stradali erette dagli abitanti"- ha raccontato una fonte medica. L'offensiva di Assad, però, non è stata lanciata utilizzando esclusivamente carri armati. Sui dimostranti, infatti, si è scatenata una fitta pioggia di granate che venivano sparate al ritmo di 4 al minuto;  sui tetti della prigione e dell'edificio che ospita la compagnia elettrica si sono poi appostati i cecchini. Un vero e proprio raid punitivo.

Alcuni civili dopo i bombardamenti ad Hama

Le immagini girate subito dopo i bombardamenti nella città siriana di Hama

Un medico, che ha preferito rimanere anonimo, ha dichiarato che all'ospedale Badr ci sono almeno 19 cadaveri, oltre a decine di feriti; all'ospedale Al-Horani di corpi senza vita ce ne sarebbero almeno tre; altri due, invece, all'Hikm. Altri cadaveri, poi, giacciono per le strade della città, facendo da sfondo a uno scenario da seconda guerra mondiale. "È un massacro, vogliono distruggere la città di Hama prima del mese del Ramadan"- è stato il commento di un testimone che ha descritto telefonicamente all'Associated Press quanto sta accadendo nella città.

In Siria la protesta contro il regime di Bashar al-Assad va avanti da mesi. Il presidente siriano, nonostante le tante promesse di riforme ai cittadini e alla Comunità internazionale, ha sempre usato il pugno duro contro le manifestazioni degli attivisti. Secondo gruppi per i diritti umani , dall'inizio della rivolta i manifestanti uccisi sarebbero circa 1.300, a cui vanno sommati 300 soldati del regime.

177 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views