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Sindaco Pd non vuole un nero in famiglia: “Non sono razzista, io in ansia per mia figlia”

Il sindaco Pd Margherita Scarpellini è stata al centro delle polemiche a causa di una lettera pubblicata dalla figlia sul blog di Concita De Gregorio, in cui la giovane denunciava i pregiudizi della madre nei confronti del fidanzato, un profugo. Il sindaco è stato accusato di razzismo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Francesca Testi, figlia del sindaco Pd di Monte San Savino (Arezzo) Margherita Scarpellini, qualche settimana fa ha scritto sulla rubrica di Concita De Gregorio denunciando un episodio di razzismo in famiglia. Ora però sta facendo marcia indietro. Questa è la vicenda: la madre della giovane di 32 anni ha criticato le scelte della figlia, "colpevole" di essersi innamorata di un nero. Francesca Testi ha intrapreso una relazione sentimentale con un profugo, e il primo cittadino avrebbe espresso apertamente la sua disapprovazione: "Lavorando fra i migranti mi sono innamorata di Jeff. Quando ne ho parlato con mia madre, persona di sinistra, sono rimasta delusa dalla sua reazione. Mi ha detto che sono una persona malata, che i neri vanno solo compatiti, che avrebbe dovuto farmi arrestare, che lui sta con me solo per tornaconto". Questo aveva scritto la ragazza raccontando la storia ai giornali.

Sul caso è intervenuto a gamba tesa il segretario provinciale del Movimento Sovranista Cristiano Romani, che ha preso la vicenda come spunto per tacciare il Pd di "ipocrisia". Ha detto Romani: "Dovete sapere che il sindaco di centro sinistra di Monte San Savino ha una figlia che lavora con i migranti e che si è fidanzata con un presunto migrante. Ci si aspetterebbe che tutta la famiglia ma in primis il sindaco Pd di Monte San Savino nonché madre della stessa ,avrebbe accolto la notizia con giubilo e felicità". Ha voluto gettare così benzina sul fuoco, tanto da rendere necessaria una rettifica della ragazza, che ha detto di essere stata fraintesa.

Ma secondo il sindaco l'intera vicenda è frutto di un equivoco, di una confusione tra il piano familiare e quello politico: "L'affetto verso una figlia è normale che generi preoccupazioni allorché essa si trovi a frequentare una persona che vive una situazione di estrema precarietà. Nulla contano in questo il colore della pelle o la provenienza geografica"

"Apprendo con tristezza e mortificazione l'inutile polemica intrapresa nei confronti di mia madre"– ha detto in una nota Francesca Testi – "La lettera che ho inviato ormai da più di 10 giorni è stata da me fatta rimuovere tempestivamente in quanto riportava solo una parte di quello che voleva essere il mio messaggio. Mai e poi mai avrei voluto che mia madre venisse accusata di razzismo o intolleranza. Queste sono solo calunnie prive di fondamento". 

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