Siena, botte dal padre perché rifiuta il velo: 13enne salvata dalle amiche di scuola

Pestata brutalmente in casa dal padre a soli 13 anni solo perché di era rifiutata di portare il velo e seguire le imposizioni religiose del genitore. È la vicenda di una ragazzina residente a Siena sottratta ora alla famiglia dopo l'intervento della polizia che ha arrestato il padre, un immigrato kosovaro di 38 anni, accusato di maltrattamenti a danno di minori conviventi. A fare emergere la storia di violenza domestica è stata la scuola della ragazzina e in particolare le compagne di classe che si sono rivolte alle insegnanti dopo aver visto l'adolescente presentarsi a scuola piena di lividi per le botte.

La ragazza quindi è stata accompagnata al pronto soccorso ed i medici, dopo i controlli clinici del caso, hanno informato anche la Polizia. A questo punto sono scattate le indagini, coordinate dal pm Nicola Marini e condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Siena, che alla fine hanno portato il gip ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare per il 38enne. La 13enne invece è stata allontanata dalla famiglia e portata in una struttura protetta, dove si trova attualmente

Dagli accertamenti infatti è emerso che la minore in Italia era vissuta in un contesto familiare isolato, non poteva intrattenere alcun rapporto con i coetanei e doveva seguire le rigide imposizioni del padre che prevedevano, oltre al velo, anche imparare il corano e l'arabo. Le indagini sul caso però proseguono per cercare di capire se sia trattato di un caso isolato di violenza oppure se l’uomo avesse già colpito la figlia in precedenti occasioni.  "Condanno fermamente episodi simili che non appartengono all’Islam" ha dichiarato o l'imam di Perugia e di Colle Val d’Elsa (Siena),  Mohamed Abdel Qader, raggiunto telefonicamente dall’Ansa. "I bambini vanno trattati con affetto e amore", ha aggiunto l’imam, sottolineando che "l’adolescenza è un momento particolare nella vita di ogni individuo e deve essere affrontato con ancora maggiore attenzione".