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Siccità, in molte regioni manca l’acqua: governo decreta stato d’emergenza a Parma e Piacenza

Situazione critica per il caldo e le scarse piogge in molte regioni italiane che hanno decretato lo stato di emergenza idrica. Rischi per l’agricoltura e gli allevamenti.
A cura di Antonio Palma
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Caldo torrido e mancanza di piogge stanno già mettendo in difficoltà molte regioni italiane, soprattutto al Nord e nelle Isole, dove l'agricoltura sembra ormai in ginocchio. Dopo un inverno poco piovoso, infatti, il persistere dell'anticiclone africano sulla Penisola e il vento caldo stanno trasformando i campi agricoli in terreni aridi con il rischio di mandare in fumo ettari di raccolto ma anche gli allevamenti di bestiame. Per questo il Consiglio dei ministri ha appena varato un decreto in cui delibera lo stato di emergenza per la crisi idrica delle province di Parma e Piacenza, le zone più colpite, stanziando otto milioni e 650 mila euro per far fronte alla situazione di necessità  e poter assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione

La mancanza di acqua però va oltre l'Emilia Romagna e interessa  diverse zone del Paese come il Piemonte dove la Regione ha decretato lo stato di massima pericolosità su tutto il territorio e l'Agenzia regionale per la protezione ambientale ha annunciato che la parte piemontese del bacino del Po è al di sotto della media storica. Ordinanza regionale per crisi idrica anche in Veneto per mettere in atto gli accorgimenti che evitino gli sprechi. La Sardegna, invece, ha chiesto lo stato di calamità naturale al Ministero dell'agricoltura.

Situazione critica anche nel Lazio e a Roma dove il Campidoglio ha emanato un’ordinanza per regolamentare l’uso dell’acqua potabile, limitandolo a scopi domestici. Stessa decisione presa localmente anche da altri sindaci in tutta Italia vietando l’uso dell’acqua potabile ad esempio per innaffiare orti e giardini o riempire piscine private e lavare le automobili.  Infine allerta massima in Sicilia, dove negli ultimi dodici mesi le riserve idriche degli invasi sono calate del 15 per cento, e in Friuli Venezia Giulia dove è stato decretato lo stato di emergenza idrica. Purtroppo la situazione è destinata a perdurare ancora a lungo visto che  le previsioni meteo indicano il persistere  dell’alta pressione africana, con giornate prevalentemente soleggiate e pochi temporali per lo più confinati sui rilievi.

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