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Sì della Camera alla delega sulle intercettazioni. I 5 Stelle si imbavagliano per protesta

La Camera ha approvato la legge delega sulle intercettazioni. I 5 Stelle: “Si vota una norma liberticida, che davvero richiama i peggiori periodi della storia italiana”.
A cura di Davide Falcioni
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"E' un bavaglio": non usa mezzi termini il Movimento 5 Stelle per definire le nuove norme sulle intercettazioni, che verranno scritte dal governo, che ha ottenuto il via libera della delega con il voto favorevole dei deputati di Partito Democratico e Forza Italia. Il testo è stato approvato alla Camera con 314 sì, 129 no e 51 astenuti. Sono due le novità principali rispetto al testo originario del disegno di legge di delega. In primis, salta l’udienza dedicata alla selezione del "materiale intercettativo", che viene sostituita da una più generica previsione di una scansione procedimentale "per la selezione di materiale intercettativo nel rispetto del contraddittorio delle parti, e fatte salve le esigenze di indagine". La legge delega inoltre dovrà prevedere misure  per garantire la riservatezza delle comunicazioni e delle conversazioni telefoniche e telematiche oggetto di intercettazione.

Per quanto riguarda le riprese o le registrazioni effettuate in maniera fraudolenta potranno essere utilizzate da un giornalista solo nel caso che servano ad esercitare il diritto di cronaca. In base al nuovo testo della delega sarà invece punibile con il carcere fino a quattro anni, "la diffusione, al solo fine di recare danno alla reputazione o all’immagine altrui, di riprese audiovisive o registrazioni di conversazioni, anche telefoniche, svolte in sua presenza ed effettuate fraudolentemente". Non verranno comminate sanzioni invece "quando le registrazioni o le riprese sono utilizzate nell’ambito di un procedimento amministrativo o giudiziario o per l’esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca".

Secondo il PD la delega "contiene un contemperamento tra la necessità di fare le indagini con il diritto di cronaca e l’esigenza di non violare la privacy dei cittadini che non c’entrano niente". Non è dello stesso avviso il Movimento 5 Stelle: "Si vota una norma liberticida, che davvero richiama i peggiori periodi della storia italiana", dice Alfonso Bonafede.

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